Nuovo metodo UBC: eliminazione rapida e sicura delle sostanze chimiche eterne dall'acqua
RomeGli ingegneri chimici dell'Università della Columbia Britannica (UBC) hanno ideato un nuovo sistema per catturare e trattare i PFAS, sostanze chimiche nocive presenti in abbigliamento impermeabile e utensili da cucina antiaderenti. Questi composti inquinano spesso le riserve idriche e sono associati a problemi di salute come il cancro e danni al fegato. Il nuovo sistema di UBC è in grado di catturare questi prodotti chimici dannosi e decomporli in componenti sicuri.
Il sistema è composto da due elementi principali:
- Un filtro a carbone attivo che cattura i composti di PFAS.
- Un catalizzatore brevettato che scompone le sostanze chimiche intrappolate in componenti sicuri.
Questo nuovo metodo è superiore rispetto a quelli attuali poiché può sia catturare che eliminare le PFAS, mentre la maggior parte degli altri metodi può fare solo una delle due cose. Il dottor Johan Foster, che guida la ricerca, afferma che il loro sistema può trattare rapidamente ed efficientemente grandi quantità d'acqua, rappresentando così una soluzione duratura anziché una soluzione temporanea.
Il sistema UBC si distingue perché non necessita di molta luce UV per funzionare. A differenza di altri trattamenti che richiedono una luce UV intensa, il catalizzatore UBC opera efficacemente anche in condizioni di scarsa luminosità. Questo permette che la tecnologia sia utilizzabile in zone con poca luce solare. Secondo il ricercatore del progetto, Dr. Raphaell Moreira, il catalizzatore ha eliminato oltre l'85 percento di PFOA, un tipo di sostanza chimica, anche con poca luce. Ciò rende la tecnologia utile in molte aree, incluse quelle settentrionali con scarsa esposizione solare.
Il sistema UBC può essere utilizzato non solo nei sistemi idrici urbani, ma anche per depurare i rifiuti nelle fabbriche e in altri progetti speciali. Il team di ricerca ha fondato un'azienda chiamata ReAct Materials per esplorare opportunità commerciali. Il dottor Foster ha dichiarato che il catalizzatore può rimuovere fino al 90 percento delle sostanze chimiche nocive nell'acqua in sole tre ore, molto più rapidamente dei metodi attuali. Inoltre, dato che il catalizzatore può essere prodotto utilizzando rifiuti forestali o agricoli, rappresenta un'opzione economica ed ecologica.
Il sistema UBC rappresenta un approccio innovativo per affrontare il problema delle PFAS. Necessita di meno luce UV ed è versatile nell'applicazione in vari contesti. Con l'aumento delle preoccupazioni riguardo all'inquinamento delle acque e agli effetti nocivi di queste sostanze chimiche, questo nuovo metodo potrebbe contribuire a proteggere la salute pubblica e l'ambiente. La ricerca, sostenuta da un finanziamento NSERC Discovery e pubblicata su Nature Communications Engineering, ne conferma la validità scientifica e le potenzialità per l'uso pratico.
Lo studio è pubblicato qui:
http://dx.doi.org/10.1038/s44172-024-00267-4e la sua citazione ufficiale - inclusi autori e rivista - è
Raphaell Moreira, Ehsan B. Esfahani, Fatemeh A. Zeidabadi, Pani Rostami, Martin Thuo, Madjid Mohseni, Earl J. Foster. Hybrid graphenic and iron oxide photocatalysts for the decomposition of synthetic chemicals. Communications Engineering, 2024; 3 (1) DOI: 10.1038/s44172-024-00267-4Condividi questo articolo