Nuova terapia CAR T: scoperta uccide le cellule del glioblastoma nel cervello!

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Di Maria Astona
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Scansione cerebrale che evidenzia le aree colpite da glioblastoma in rosso.

RomeGli scienziati hanno fatto una scoperta cruciale nella lotta contro il glioblastoma, il tumore cerebrale più pericoloso. Un team guidato dal Singh Lab dell'Università di McMaster, insieme a partner di Canada e Stati Uniti, ha individuato un nuovo percorso cerebrale utilizzato dalle cellule tumorali per diffondersi. Il loro studio, pubblicato su Nature Medicine, propone un trattamento promettente che mira specificamente a uccidere queste cellule cancerose.

I trattamenti tradizionali come chirurgia, radioterapia e chemioterapia spesso non riescono a eliminare completamente il glioblastoma. I tumori si ripresentano frequentemente, portando a bassi tassi di sopravvivenza. La nuova ricerca offre speranza grazie alla scoperta di un nuovo metodo per fermare la crescita del cancro.

Scoperte principali: identificato un nuovo percorso cerebrale che guida gli assoni, individuata una proteina chiamata ROBO1 che facilita la diffusione delle cellule tumorali e sviluppata una terapia CAR T per colpire ROBO1.

Gli studiosi hanno utilizzato l'editing genetico per analizzare le cellule cancerogene al momento della diagnosi iniziale e dopo la ricomparsa della malattia. Hanno scoperto che il tumore sfrutta le vie destinate all'organizzazione delle cellule cerebrali per diffondersi. Bloccando queste vie, i ricercatori ritengono di poter impedire la crescita ulteriore del tumore.

Il nuovo trattamento impiega cellule CAR T, modificate per attaccare specificatamente una proteina chiamata ROBO1. Queste cellule, prelevate dal paziente, vengono poi reintrodotte nel corpo per eliminare le cellule tumorali. I test sugli animali hanno dato risultati promettenti: in due su tre tipologie di tumore, il trattamento ha rimosso i tumori in almeno la metà dei casi.

Lo studio ha analizzato tre tipi di tumori cerebrali: il glioblastoma negli adulti, il cancro ai polmoni negli adulti che si è diffuso al cervello, e il medulloblastoma pediatrico.

In tutti e tre i modelli, il trattamento ha raddoppiato il tempo di sopravvivenza. Si tratta di un grande passo avanti nella cura del cancro al cervello, specialmente per il glioblastoma ricorrente. Il trattamento con cellule CAR T appare promettente per ulteriori ricerche e test sugli esseri umani.

La ricerca è stata realizzata in collaborazione tra molti gruppi: Hamilton Health Sciences fornì i campioni dei pazienti; il Princess Margaret Cancer Centre e l'Università di Toronto si occuparono della scoperta proteomica; altri partner erano il National Research Council Canada, l'Università della Virginia e l'Università di Pittsburgh; i finanziamenti provenivano da Brain Cancer Canada, Brain Tumour Foundation of Canada, Canadian Institutes of Health Research, U.S. National Institutes of Health, Mitacs e Terry Fox Research Institute.

Questo studio dimostra che la collaborazione tra diverse discipline e nazioni è fondamentale per fare progressi nella lotta contro il cancro. La scoperta di un nuovo percorso cerebrale e lo sviluppo della terapia con cellule CAR T rappresentano passi promettenti nella cura dei tumori cerebrali.

Lo studio è pubblicato qui:

http://dx.doi.org/10.1038/s41591-024-03138-9

e la sua citazione ufficiale - inclusi autori e rivista - è

Chirayu R. Chokshi, Muhammad Vaseem Shaikh, Benjamin Brakel, Martin A. Rossotti, David Tieu, William Maich, Alisha Anand, Shawn C. Chafe, Kui Zhai, Yujin Suk, Agata M. Kieliszek, Petar Miletic, Nicholas Mikolajewicz, David Chen, Jamie D. McNicol, Katherine Chan, Amy H. Y. Tong, Laura Kuhlmann, Lina Liu, Zahra Alizada, Daniel Mobilio, Nazanin Tatari, Neil Savage, Nikoo Aghaei, Shan Grewal, Anish Puri, Minomi Subapanditha, Dillon McKenna, Vladimir Ignatchenko, Joseph M. Salamoun, Jacek M. Kwiecien, Peter Wipf, Elizabeth R. Sharlow, John P. Provias, Jian-Qiang Lu, John S. Lazo, Thomas Kislinger, Yu Lu, Kevin R. Brown, Chitra Venugopal, Kevin A. Henry, Jason Moffat, Sheila K. Singh. Targeting axonal guidance dependencies in glioblastoma with ROBO1 CAR T cells. Nature Medicine, 2024; DOI: 10.1038/s41591-024-03138-9
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