Indizi fonetici: i suoni iniziali si allungano
RomeUno studio sul linguaggio umano ha scoperto che i suoni iniziali delle parole tendono ad essere più lunghi. Questo dettaglio, sebbene piccolo ma cruciale, aiuta le persone a distinguere le parole quando le ascoltano nel discorso connesso. La ricerca ha esaminato molte lingue da tutto il mondo e ha rilevato questo schema in 43 su 51 lingue esaminate. Ciò suggerisce che potrebbe essere una caratteristica comune nelle lingue umane. Ecco alcuni risultati importanti dello studio:
- Le consonanti all'inizio delle parole sono, in media, più lunghe di 13 millisecondi.
- L'allungamento acustico facilita il riconoscimento dei confini delle parole.
- Lo studio ha coinvolto una varietà linguistica straordinaria grazie all'utilizzo del corpus DoReCo.
Il fenomeno è affascinante poiché l'allungamento delle consonanti iniziali è comune in molte lingue. Prima di questo studio, gli esperti pensavano che l'assenza di confini chiari tra le parole nel parlato rendesse difficile capire il linguaggio orale. Tuttavia, questo naturale allungamento di alcuni suoni offre agli ascoltatori un indizio costante e inconsapevole.
Il prolungamento delle consonanti non serve solo a indicare l'inizio e la fine delle parole, ma influisce anche sul modo in cui viene pronunciato il discorso. È connesso a un concetto chiamato rafforzamento articolatorio, che riguarda come i parlanti utilizzano la tensione muscolare per enfatizzare certe parti delle parole. Anche se qui non viene approfondito, è possibile che questi due processi collaborino per fornire diversi segnali agli ascoltatori.
La lunghezza delle consonanti e il rafforzamento articolatorio: segreti per una comunicazione efficace
La ricerca sottolinea l'importanza della diversità culturale e linguistica, concentrandosi su lingue che non appartengono a società Occidentali, Educate, Industrializzate, Ricche e Democratiche (WEIRD), le quali sono state poco studiate. Questo offre una prospettiva globale su come le persone elaborano il linguaggio e si oppone all'idea che la ricerca linguistica debba basarsi principalmente su dati provenienti da fonti occidentali.
Comprendere i suoni del linguaggio parlato è fondamentale per sviluppare strumenti migliori per l'apprendimento delle lingue. Identificare i modelli comuni in questi suoni può migliorare i sistemi di riconoscimento vocale, rendendo più naturali ed efficienti le interazioni tra le persone e i computer.
Questo studio ci aiuta a comprendere come gli esseri umani apprendono le lingue in modo naturale. Il linguaggio parlato unisce suoni, movimenti della bocca e contesto, rendendo il nostro modo di comunicare sia complesso che efficace. Indagando su questi elementi, otteniamo una visione più chiara delle regole fondamentali che governano le diverse lingue parlate nel mondo.
Lo studio è pubblicato qui:
http://dx.doi.org/10.1038/s41562-024-01988-4e la sua citazione ufficiale - inclusi autori e rivista - è
Frederic Blum, Ludger Paschen, Robert Forkel, Susanne Fuchs, Frank Seifart. Consonant lengthening marks the beginning of words across a diverse sample of languages. Nature Human Behaviour, 2024; DOI: 10.1038/s41562-024-01988-4Condividi questo articolo