Corte Suprema conferma tassa sui redditi esteri

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Di Fedele Bello
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Edificio della Corte Suprema con documenti di legge fiscale.

RomeLa Corte Suprema ha approvato una tassa sui guadagni ottenuti all'estero. Questa decisione deriva dal caso di Charles e Kathleen Moore di Redmond, Washington. I Moore hanno contestato una tassa di 15.000 dollari sul investimento di Charles Moore in una società indiana, sostenendo che fosse contro il 16º Emendamento. Secondo loro, non avevano mai ricevuto alcun profitto dalla società.

Il giudice Brett Kavanaugh ha redatto l'opinione principale. Ha chiarito che la decisione non concede al Congresso il diritto di tassare sia un'azienda che i suoi proprietari sullo stesso reddito non distribuito. Kavanaugh ha sottolineato che la sentenza è molto specifica e risponde solo a una questione circoscritta riguardante la legge del 2017.

Punti chiave dell'opinione di Kavanaugh:

  • La sentenza si concentra su una questione molto specifica.
  • Non permette di tassare sia un'entità che i suoi azionisti sullo stesso reddito.

Nel 2017, una legge ha introdotto una tassa che colpisce gli investitori americani in aziende straniere. Charles Moore, che aveva investito nella società indiana chiamata KisanKraft Machine Tools Private Ltd., ha sostenuto che questa tassa fosse incostituzionale basandosi sul 16° Emendamento. Questo emendamento, approvato nel 1913, permette al governo federale di tassare il reddito degli americani.

Il giudice Clarence Thomas non era d'accordo, con il sostegno del giudice Neil Gorsuch. Thomas ha affermato che i Moore hanno pagato tasse su un investimento che non ha generato alcun reddito. Ha sostenuto che il 16° Emendamento consente solo tasse sul reddito effettivamente percepito dal contribuente.

L'amministrazione Biden ha sostenuto che una decisione a favore dei Moore potrebbe danneggiare altre leggi fiscali e portare a una perdita significativa di entrate per il Tesoro degli Stati Uniti. Kavanaugh ha messo in risalto questo problema, affermando che potrebbe comportare perdite di migliaia di miliardi di dollari.

Vi erano preoccupazioni etiche riguardo al caso. Alcuni Democratici al Senato volevano che il giudice Samuel Alito si ritirasse a causa delle sue connessioni con David Rivkin, uno degli avvocati dei Moores. Alito non si è ritirato e ha concordato con l'opinione della maggioranza, ma non con il ragionamento di Kavanaugh. Ha invece sostenuto un'opinione diversa scritta dalla giudice Amy Coney Barrett.

Barrett riteneva che il caso fosse più complesso di quanto affermato da Kavanaugh. Tuttavia, la sentenza rimane limitata alla legge del 2017.

Le attuali normative fiscali rimangono invariate, e il governo federale può ancora tassare i redditi esteri in determinate circostanze. La decisione evidenzia che leggi fiscali simili saranno analizzate attentamente. Tuttavia, lascia anche spazio a ulteriori interrogativi su come vengano applicate le tasse sui redditi esteri.

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