Ricerca della New York University: i bambini vedono la discriminazione meno grave degli adulti

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Di Giovanni Dosa
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Bilance che pendono verso adulti rispetto alle silhouette dei bambini.

RomeI bambini negli Stati Uniti non percepiscono la discriminazione come un problema serio

Uno studio dell'Università di New York rivela che i bambini negli Stati Uniti spesso non vedono la discriminazione come un problema serio, a differenza degli adulti. Questa scoperta è significativa perché il modo in cui i bambini percepiscono le cose da piccoli può influire sulla loro capacità di riconoscere e contrastare la discriminazione in futuro. La ricerca, pubblicata sulla rivista Cognitive Psychology, sottolinea le differenze nella comprensione e nella percezione delle azioni discriminatorie tra bambini e adulti.

Lo studio ha utilizzato situazioni simulate con gruppi rappresentati da cerchi e quadrati per comprendere come i bambini percepiscono la discriminazione. I ricercatori hanno scoperto alcuni schemi significativi.

  • I bambini sotto gli 8 anni tendono a considerare meno gravi gli atti discriminatori se motivati da ragioni personali piuttosto che identiche azioni dannose.
  • I bambini più giovani non fanno differenze tra discriminazione verso gruppi di alto o basso status, diversamente dagli adulti che riconoscono queste differenze.
  • All'età di 8 anni, i bambini iniziano a percepire la discriminazione contro certi gruppi come più dannosa, indicando un cambiamento nella loro comprensione.

Questi risultati sono significativi. I bambini piccoli potrebbero non comprendere quanto la discriminazione sia dannosa, quindi potrebbero partecipare o non intervenire. Questo evidenzia l'importanza di educare i bambini alla discriminazione fin dalla tenera età, affinché possano sviluppare empatia e senso di giustizia.

Comprendere come i bambini percepiscono gli atti di discriminazione può aiutare genitori e insegnanti a discutere di giustizia e uguaglianza. Interventi tempestivi e appropriati possono prevenire lo sviluppo di opinioni pregiudizievoli nei bambini. Scuole e famiglie dovrebbero insegnare l'importanza di comportamenti non pregiudizievoli, mettendo in risalto l'empatia e l'inclusione.

Gli adulti percepiscono la discriminazione nei confronti di gruppi permanenti, come quelli basati su razza o genere, come più grave rispetto alla discriminazione contro gruppi temporanei. Tuttavia, i bambini non fanno questa distinzione, indicando che le loro opinioni sono influenzate da esperienze diverse in età precoce. Questo implica la necessità di programmi educativi per insegnare ai bambini i danni causati da tale discriminazione.

Educatori e genitori stanno cercando di comprendere e influenzare le convinzioni dei bambini per creare società più inclusive. L'educazione precoce dovrebbe concentrarsi sull'insegnamento ai bambini dell’empatia verso chi è diverso da loro. In questo modo, la prossima generazione potrebbe sviluppare un rifiuto più deciso di ogni forma di discriminazione, contribuendo alla costruzione di una società più equa.

Lo studio è pubblicato qui:

http://dx.doi.org/10.1016/j.cogpsych.2024.101703

e la sua citazione ufficiale - inclusi autori e rivista - è

Vivian Liu, Andrei Cimpian. In the United States, children are more likely than adults to condone discrimination. Cognitive Psychology, 2024; 101703 DOI: 10.1016/j.cogpsych.2024.101703
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