Segreti di Polaris svelati: dettagli inediti della superficie del nord stellare
RomeScienziati presso il CHARA Array della Georgia State University hanno svelato nuovi dettagli su Polaris. Utilizzando l'array interferometrico ottico CHARA, hanno ottenuto immagini ravvicinate della Stella Polare, rivelando grandi macchie chiare e scure sulla sua superficie.
Polaris è una stella fondamentale per la navigazione e lo studio scientifico. È la stella più luminosa di un sistema a tre stelle ed è un tipo di stella noto come variabile Cefeide. Le variabili Cefeidi sono essenziali per gli astronomi nel misurare le distanze nello spazio, dato che la loro luminosità varia in un modo che si collega alla loro luminosità reale. Studiando queste variazioni, gli astronomi possono determinare le distanze e comprendere quanto velocemente si sta espandendo l'universo.
Punti chiave della ricerca:
Il team guidato da Nancy Evans presso il Center for Astrophysics | Harvard & Smithsonian ha utilizzato l'Array CHARA per mappare l'orbita di un compagno vicino a Polaris. Questo compagno orbita attorno a Polaris ogni 30 anni. Le misurazioni hanno rivelato che Polaris ha una massa cinque volte quella del Sole e un diametro 46 volte maggiore.
Lo studio ha scoperto per la prima volta delle macchie sulla superficie di Polaris, una stella variabile di tipo Cefeide. Questa scoperta solleva nuove domande su come la stella ruoti e sulla sua struttura. Sembra che queste macchie e la rotazione della stella siano collegate a un cambiamento di velocità di 120 giorni.
La fotocamera MIRC-X, sviluppata dagli astronomi dell'Università del Michigan e dell'Università di Exeter, è stata fondamentale per catturare questi dettagli. Combinando la luce di sei telescopi situati sul Monte Wilson, il CHARA Array ha funzionato come un singolo telescopio di 330 metri, permettendo agli astronomi di osservare dettagli molto fini.
La ricerca futura mirerà a comprendere la natura e la formazione di queste macchie superficiali. Questa scoperta rappresenta un progresso nello studio delle variabili Cefeidi e può migliorare i modelli del comportamento e dell'evoluzione stellare. Il programma di accesso aperto del CHARA Array, supportato da NOIRLab e dalla National Science Foundation, continuerà a favorire importanti scoperte su stelle come Polaris.
Lo studio è pubblicato qui:
http://dx.doi.org/10.3847/1538-4357/ad5e7ae la sua citazione ufficiale - inclusi autori e rivista - è
Nancy Remage Evans, Gail H. Schaefer, Alexandre Gallenne, Guillermo Torres, Elliott P. Horch, Richard I. Anderson, John D. Monnier, Rachael M. Roettenbacher, Fabien Baron, Narsireddy Anugu, James W. Davidson, Pierre Kervella, Garance Bras, Charles Proffitt, Antoine Mérand, Margarita Karovska, Jeremy Jones, Cyprien Lanthermann, Stefan Kraus, Isabelle Codron, Howard E. Bond, Giordano Viviani. The Orbit and Dynamical Mass of Polaris: Observations with the CHARA Array. The Astrophysical Journal, 2024; 971 (2): 190 DOI: 10.3847/1538-4357/ad5e7aCondividi questo articolo