Nuovo studio: le cellule plasmatiche ingegnerizzate offrono effetti antileucemici duraturi nei topi

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Di Giovanni Dosa
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Topi da laboratorio con cellule fluorescenti che indicano il trattamento della leucemia.

RomeI ricercatori hanno compiuto significativi progressi nell'uso delle cellule B plasmatiche umane modificate per trattare la leucemia. Questo studio, pubblicato sulla rivista Molecular Therapy, rappresenta un passo importante verso l'utilizzo di queste cellule plasmatiche ingegnerizzate (ePC) nel trattamento dei tumori, delle malattie autoimmuni e delle condizioni di carenza proteica.

Punti chiave dello studio:

  • In un modello murino umanizzato sono stati utilizzati linfociti B plasmatici umani ingegnerizzati.
  • Gli studiosi si sono concentrati sulla leucemia linfoblastica acuta (B-ALL) e sulla leucemia mieloide acuta.
  • Le cellule ingegnerizzate hanno prodotto anticorpi bispecifici per colpire le cellule tumorali.
  • Le ePCs potrebbero fornire una produzione sostenuta di farmaci in vivo.

Richard James del Seattle Children's Research Institute ha guidato uno studio in cui il suo team ha utilizzato la tecnologia di editing genetico per creare cellule speciali, chiamate ePCs, che producono un'alta quantità di anticorpi bispecifici. Questi anticorpi aiutano le cellule T del sistema immunitario a uccidere le cellule tumorali. Un anticorpo di questo tipo, chiamato blinatumomab, è stato approvato dalla FDA nel 2014 per il trattamento della B-ALL, ma richiede infusioni costanti ad alte dosi. Questo piano terapeutico è difficile per i pazienti e aumenta il rischio di infezioni.

James e il suo team mirano a migliorare la somministrazione di farmaci per risolvere questi problemi. La loro ricerca ha scoperto che gli ePCs possono rilasciare bispecifici in modo efficiente. Hanno dimostrato ciò utilizzando tumori derivati da pazienti in topi speciali privi di sistema immunitario. A questi topi sono state somministrate sia cellule di leucemia umana sia i loro T linfociti. I risultati sono stati positivi. Il livello di bispecifici anti-CD19 nel sangue era simile a quello dei pazienti che ricevevano infusioni continue di blinatumomab.

Durante lo studio si è verificato un problema. Gli anticorpi progettati per uccidere le cellule tumorali si attaccavano anche alle cellule B del plasma modificate poiché entrambe avevano lo stesso bersaglio proteico, CD19. Per risolvere questo problema, i ricercatori hanno rimosso il bersaglio proteico dagli anticorpi. Sorprendentemente, ciò non ha impedito la produzione delle cellule modificate.

Hanno scoperto che le ePC possono mantenere alti livelli di bispecifici per un lungo periodo con una sola dose. Questi livelli erano più alti rispetto a quelli prodotti da altre cellule come macrofagi e cellule T.

Lo studio ha evidenziato potenziali pericoli. I pazienti che ricevono trattamenti mirati alle loro cellule B spesso sperimentano effetti indesiderati sulle cellule B normali. È difficile modificare le cellule B di un paziente a scopo terapeutico perché esiste il rischio che possano diventare cancerose. Lo studio non ha utilizzato cellule B da donatori diversi. È necessaria ulteriore ricerca sull'uso di cellule donatrici per trattare i tumori delle cellule B.

James e il suo team intendono testare gli ePC che producono anticorpi bispecifici in altre malattie legate alle cellule B, come le malattie autoimmuni. Inizialmente, questi test saranno condotti su animali. Inoltre, stanno lavorando sugli ePC per creare trattamenti per malattie causate da carenze proteiche, come l'emofilia. Stanno anche esplorando altre applicazioni per le cellule B ingegnerizzate, inclusa la modifica delle cellule immunitarie per potenziare o indebolire il sistema immunitario.

Lo studio dimostra che le strategie ePC possono aumentare la durata e l'efficacia delle bispecifici. Potrebbero migliorare il trattamento delle leucemie acute e di altre malattie. Questa ricerca rappresenta un significativo progresso nella creazione di terapie oncologiche più efficaci. I risultati suggeriscono che gli ePCs dovrebbero essere ulteriormente sviluppati per l'uso medico.

Lo studio è pubblicato qui:

http://dx.doi.org/10.1016/j.ymthe.2024.06.004

e la sua citazione ufficiale - inclusi autori e rivista - è

Tyler F. Hill, Parnal Narvekar, Gregory D. Asher, Jasmine N. Edelstein, Nathan D. Camp, Annaiz Grimm, Kerri R. Thomas, Michael D. Leiken, Katherine M. Molloy, Peter J. Cook, Sean P. Arlauckas, Richard A. Morgan, Sarah K. Tasian, David J. Rawlings, Richard G. James. Human plasma cells engineered to secrete bispecifics drive effective in vivo leukemia killing. Molecular Therapy, 2024; DOI: 10.1016/j.ymthe.2024.06.004
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