Il virus H5N1 nell'influenza nell'latte crudo diminuisce rapidamente con il trattamento termico
RomeGli scienziati del National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID) hanno condotto uno studio su come il riscaldamento del latte crudo influenza il virus H5N1. Hanno scoperto che il riscaldamento del latte fa diminuire rapidamente i livelli del virus, sebbene in alcune circostanze possano ancora essere rilevate tracce del virus.
Risultati principali:
- Il trattamento termico a 63°C (145,4°F) ha determinato una significativa riduzione dei livelli di virus in 2,5 minuti.
- La pastorizzazione standard in massa a 63°C per 30 minuti è stata in grado di eliminare il virus.
- Il trattamento termico a 72°C (161,6°F) ha ridotto i livelli di virus in cinque secondi.
- Piccole quantità di virus sono state ancora rilevate dopo 20 secondi di trattamento termico a 72°C in uno dei tre campioni.
Gli scienziati hanno prelevato il virus H5N1 da un leone di montagna morto in Montana e lo hanno mescolato con campioni di latte vaccino non pastorizzato. Hanno riscaldato il latte a 63°C e 72°C per tempi diversi. Dopo il riscaldamento, hanno testato i campioni per verificare la presenza di virus vivi.
Alla fine di marzo 2024, le autorità statunitensi hanno segnalato un focolaio di HPAI H5N1 tra le vacche da latte in Texas. L'epidemia si è diffusa a 95 mandrie di bovini in 12 stati. Tre lavoratori agricoli hanno contratto infezioni oculari a causa del virus. Finora, non è stata accertata la trasmissione da persona a persona.
Gli scienziati stanno monitorando la situazione nell'ambito dei loro sforzi per prepararsi a eventuali pandemie. Sottolineano che i loro risultati derivano da test di laboratorio e non corrispondono alla pastorizzazione su larga scala effettuata nelle fabbriche. Gli autori dello studio evidenziano la necessità di testare il latte infetto utilizzando attrezzature di pastorizzazione commerciale per verificare se sia sicuro in condizioni reali.
Lo studio ha rilevato che aggiungere l'H5N1 al latte crudo non equivale a utilizzare latte proveniente da mucche infette. Questa differenza potrebbe influenzare i risultati dei trattamenti termici, quindi sono necessari ulteriori test.
La Food and Drug Administration degli Stati Uniti ha dichiarato che il latte nei negozi è sicuro da bere. Un'indagine ha esaminato 297 prodotti lattiero-caseari provenienti da 132 luoghi in 38 stati, non trovando alcun virus nocivo. Questi risultati indicano che sono necessari ulteriori studi per comprendere meglio le condizioni reali.
La FDA e il USDA stanno collaborando su nuovi studi per testare la pastorizzazione. Utilizzano un omogeneizzatore e un pastorizzatore a flusso continuo nelle loro ricerche. Condivideranno ulteriori risultati non appena saranno disponibili.
Studi di laboratorio indicano che il trattamento termico riduce rapidamente i livelli del virus H5N1, sebbene in alcuni casi possano essere trovate piccole quantità. La fornitura di latte è comunque considerata sicura, ma sono necessari ulteriori test per rispecchiare meglio le situazioni del mondo reale. Questo lavoro evidenzia la necessità di ricerche e monitoraggi continui per proteggere la salute pubblica.
Lo studio è pubblicato qui:
http://dx.doi.org/10.1056/NEJMc2405488e la sua citazione ufficiale - inclusi autori e rivista - è
Franziska Kaiser, Dylan H. Morris, Arthur Wickenhagen, Reshma Mukesh, Shane Gallogly, Kwe Claude Yinda, Emmie de Wit, James O. Lloyd-Smith, Vincent J. Munster. Inactivation of Avian Influenza A(H5N1) Virus in Raw Milk at 63°C and 72°C. New England Journal of Medicine, 2024; DOI: 10.1056/NEJMc2405488Condividi questo articolo