Il ruolo nascosto del ghiaccio artico sull'inquinamento atmosferico
RomeStudio rivela impatto dell'inquinamento da combustibili fossili sull'Aria Artica
Un recente studio del Dartmouth College ha sottolineato l'impatto significativo dell'inquinamento da combustibili fossili sull'aria dell'Artico. Analizzando i campioni di ghiaccio prelevati da Alaska e Groenlandia, gli scienziati hanno scoperto che l'inquinamento atmosferico proveniente da regioni lontane come Europa, Nord America e Asia altera la chimica dell'aria artica. La ricerca evidenzia l'urgente esigenza di rigide normative per controllare l'inquinamento atmosferico.
Scoperte Sull'inquinamento nell'Artico: Decenni di Cambiamenti Atmosferici
Le principali conclusioni della ricerca sono le seguenti:
- L'atmosfera artica è stata influenzata dall'inquinamento fin dall'era industriale.
- Le carote di ghiaccio hanno mostrato una riduzione dell'acido metansolfonico (MSA), un indicatore legato alle emissioni di combustibili fossili.
- L'uso diffuso dei combustibili fossili altera la chimica atmosferica anche a grande distanza dalle fonti di emissione.
Titolo: Inquinamento e trasformazione chimica in Artico
Gli studi hanno scoperto che i livelli di MSA, un composto chimico nelle carote di ghiaccio artiche, stanno diminuendo. In passato, si pensava che questo fosse dovuto a una riduzione del fitoplancton marino, suggerendo problemi oceanici. Tuttavia, la ricerca mostra che nelle aree con alta inquinamento da combustibili fossili, i livelli di MSA sono diminuiti anche se il numero di fitoplancton rimaneva invariato. Questo accade perché l'inquinamento, derivante da attività industriali, fa aumentare i livelli di nitrati, alterando la trasformazione del dimetil solfuro in MSA, convertendolo invece in solfato. Questo può portare gli scienziati a pensare erroneamente che ci sia meno vita marina.
Questi risultati sono cruciali per interpretare i dati delle carote di ghiaccio. Evidenziano che i livelli di MSA possono essere un indicatore dell'inquinamento atmosferico, anche in regioni prive di fonti dirette di inquinamento. Lo studio sottolinea inoltre come l'inquinamento si diffonda ampiamente raggiungendo le remote zone artiche, dimostrando l'interconnessione dei sistemi atmosferici globali.
TITOLO: Miglioramento rapido della qualità dell'aria con nuove norme
Lo studio rivela che le normative sulla qualità dell'aria stanno dando buoni risultati. I dati raccolti dai campioni di ghiaccio in Groenlandia mostrano che l'adozione di regolamenti più rigidi da parte di Europa e America, alla fine del Novecento, ha contribuito a stabilizzare l'atmosfera e migliorare i livelli di MSA. A differenza dell'anidride carbonica, che permane nell'aria per secoli, gli ossidi di azoto derivanti dai combustibili fossili si disperdono rapidamente. Questo evidenzia come le restrizioni possano produrre benefici ambientali immediati.
Questo studio dimostra che l'inquinamento ha ripercussioni globali e che ciò che avviene in un luogo può influenzare regioni lontane. Sottolinea l'importanza di continuare gli sforzi per ridurre l'inquinamento atmosferico, utilizzando le conoscenze scientifiche per guidare le normative e apportare cambiamenti per un pianeta più sano.
Lo studio è pubblicato qui:
http://dx.doi.org/10.1038/s41561-024-01543-we la sua citazione ufficiale - inclusi autori e rivista - è
Jacob I. Chalif, Ursula A. Jongebloed, Erich C. Osterberg, Bess G. Koffman, Becky Alexander, Dominic A. Winski, David J. Polashenski, Karen Stamieszkin, David G. Ferris, Karl J. Kreutz, Cameron P. Wake, Jihong Cole-Dai. Pollution drives multidecadal decline in subarctic methanesulfonic acid. Nature Geoscience, 2024; DOI: 10.1038/s41561-024-01543-wCondividi questo articolo