Innovazioni bioingegneristiche aprono nuove strade per curare il diabete, il cancro e le malattie autoimmuni
RomeProgressi significativi vengono fatti nel campo dell'ingegneria biologica, potenzialmente trasformando il trattamento del diabete di tipo 1, del cancro e delle malattie autoimmuni. Le nuove scoperte nella medicina rigenerativa indicano che presto potremmo creare cellule, tessuti o addirittura organi su richiesta, riducendo la necessità di donatori. Tuttavia, restano ancora ostacoli da superare, come garantire il corretto sviluppo delle cellule staminali e prevenire il rigetto dei tessuti trapiantati dal sistema immunitario.
Ricercatori della Medical University of South Carolina e dell'Università della Florida hanno sviluppato un metodo innovativo per affrontare i problemi legati al diabete di tipo 1. Il loro obiettivo è creare una soluzione ingegnerizzando le cellule beta e speciali cellule immunitarie per proteggere il sistema immunitario in aree specifiche.
- Trapianti di Cellule Beta Marcate: Le cellule staminali vengono utilizzate per generare cellule beta produttrici di insulina. Queste cellule sono marcate con una molecola inattivata per evitare di scatenare una reazione immunitaria dannosa.
- Cellule T Regolatorie (Tregs): Queste cellule sono progettate usando la tecnologia del recettore chimerico dell'antigene (CAR) per riconoscere la marca sulle cellule beta, offrendo protezione mirata contro gli attacchi immunitari.
- Protezione Immunitaria Localizzata: Questo metodo innovativo riduce o elimina la necessità di immunosoppressione sistemica, diminuendo così i rischi associati di infezioni e cancro.
Le beta cellule modificate sono state sperimentate nei topi e hanno mostrato risultati promettenti. Inizialmente, le cellule beta non resistevano agli attacchi delle cellule immunitarie. Tuttavia, con l'aggiunta dei Tregs ingegnerizzati con CAR, le cellule trapiantate hanno funzionato bene, evitato l'attacco del sistema immunitario e prodotto insulina al bisogno. Questo studio rappresenta un passo importante verso lo sviluppo di terapie pronte all'uso per il diabete di tipo 1, che potrebbero essere utilizzate anche per altre patologie.
Oltre al diabete, questo impatto si estende anche ad altre patologie. Sviluppare una serie di combinazioni di cellule staminali e cellule T regolatorie abbinate potrebbe portare a trattamenti per tumori, lupus e altre malattie autoimmuni. Le sfide attuali includono l'individuazione del ligando più sicuro per i trapianti umani e l'assicurazione che questi trattamenti siano efficaci nel tempo.
I Treg potrebbero svolgere un ruolo nel formare le cellule immunitarie, aprendo nuove speranze per il trattamento del diabete di tipo 1. Ciò potrebbe significare che le persone con diabete di tipo 1 non dovrebbero monitorare costantemente i livelli di glucosio o iniettarsi insulina. Potrebbero invece avere un modo più semplice per gestire la loro condizione. È necessaria ulteriore ricerca per verificare se questo approccio possa funzionare sugli esseri umani, ma le prospettive sono incoraggianti.
Lo studio è pubblicato qui:
http://dx.doi.org/10.1016/j.celrep.2024.114994e la sua citazione ufficiale - inclusi autori e rivista - è
Jessie M. Barra, Rob A. Robino, Roberto Castro-Gutierrez, James Proia, Holger A. Russ, Leonardo M.R. Ferreira. Combinatorial genetic engineering strategy for immune protection of stem cell-derived beta cells by chimeric antigen receptor regulatory T cells. Cell Reports, 2024; 43 (11): 114994 DOI: 10.1016/j.celrep.2024.114994Condividi questo articolo