I fattori sociali e ambientali influenzano l'invecchiamento cerebrale in modo diverso

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Di Fedele Bello
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Cervelli con ingranaggi tra sfondi diversi e natura

RomeUno studio dell'Università del Surrey, pubblicato su Nature Medicine, illustra come fattori sociali e ambientali influenzino il ritmo dell'invecchiamento cerebrale. Utilizzando tecniche avanzate di deep learning per analizzare le reti neurali e misurare l'età cerebrale tra diverse popolazioni, i ricercatori hanno esaminato i dati di 5.306 persone in 15 paesi, rilevando differenze significative nell'invecchiamento del cervello legate a vari fattori esterni.

I principali risultati dello studio includono:

  • I paesi con maggiori disuguaglianze socio-economiche, livelli più alti di inquinamento e una maggiore prevalenza di malattie avevano età cerebrali più avanzate.
  • Le persone affette da demenza, specialmente dall'Alzheimer, presentavano i divari di età cerebrale più rilevanti.
  • Si sono osservate differenze sessuali nell'invecchiamento cerebrale, con le donne nei paesi dell'America Latina e dei Caraibi che mostravano i divari maggiori.

Lo studio rivela che l'ineguaglianza sociale e cattive condizioni ambientali influiscono sull'invecchiamento cerebrale. Fattori come basso reddito, accesso limitato alle cure sanitarie e mancanza di istruzione accelerano il declino cognitivo. Per esempio, la scarsa qualità dell'aria e l'elevato inquinamento nelle aree a basso reddito accelerano l'invecchiamento cerebrale, soprattutto nei gruppi più vulnerabili.

Queste informazioni aiutano i responsabili politici a comprendere questioni cruciali. Ridurre le disuguaglianze economiche e migliorare l'ambiente possono rallentare l'invecchiamento cerebrale. È essenziale attuare politiche che diminuiscano l'inquinamento e offrano un’assistenza sanitaria migliore, soprattutto nelle aree più povere.

Questi risultati potrebbero avere un impatto significativo sulla medicina. La medicina personalizzata può trarre grande vantaggio da questa ricerca. Identificando le persone a rischio più elevato a causa del loro background e ambiente, i medici possono creare trattamenti su misura per loro. La diagnosi precoce e la prevenzione possono rallentare le malattie neurodegenerative.

Le politiche di sanità pubblica dovrebbero concentrarsi su come le condizioni ambientali e sociali influenzano la salute del cervello. È fondamentale capire l'impatto di questi fattori esterni sul nostro cervello. Questa conoscenza sarà utile per creare piani efficaci che tengano conto sia delle influenze biologiche che di quelle sociali sulla salute cerebrale.

Studiare come l'ambiente, la vita sociale e la biologia influenzano il cervello può aiutare a combattere le malattie che causano il declino mentale. Queste nuove conoscenze propongono un approccio più completo alla salute e alle politiche, mirato a migliorare l'invecchiamento e ridurre i problemi di memoria e di pensiero a livello globale.

Lo studio è pubblicato qui:

http://dx.doi.org/10.1038/s41591-024-03209-x

e la sua citazione ufficiale - inclusi autori e rivista - è

Sebastian Moguilner, Sandra Baez, Hernan Hernandez, Joaquín Migeot, Agustina Legaz, Raul Gonzalez-Gomez, Francesca R. Farina, Pavel Prado, Jhosmary Cuadros, Enzo Tagliazucchi, Florencia Altschuler, Marcelo Adrián Maito, María E. Godoy, Josephine Cruzat, Pedro A. Valdes-Sosa, Francisco Lopera, John Fredy Ochoa-Gómez, Alfredis Gonzalez Hernandez, Jasmin Bonilla-Santos, Rodrigo A. Gonzalez-Montealegre, Renato Anghinah, Luís E. d’Almeida Manfrinati, Sol Fittipaldi, Vicente Medel, Daniela Olivares, Görsev G. Yener, Javier Escudero, Claudio Babiloni, Robert Whelan, Bahar Güntekin, Harun Yırıkoğulları, Hernando Santamaria-Garcia, Alberto Fernández Lucas, David Huepe, Gaetano Di Caterina, Marcio Soto-Añari, Agustina Birba, Agustin Sainz-Ballesteros, Carlos Coronel-Oliveros, Amanuel Yigezu, Eduar Herrera, Daniel Abasolo, Kerry Kilborn, Nicolás Rubido, Ruaridh A. Clark, Ruben Herzog, Deniz Yerlikaya, Kun Hu, Mario A. Parra, Pablo Reyes, Adolfo M. García, Diana L. Matallana, José Alberto Avila-Funes, Andrea Slachevsky, María I. Behrens, Nilton Custodio, Juan F. Cardona, Pablo Barttfeld, Ignacio L. Brusco, Martín A. Bruno, Ana L. Sosa Ortiz, Stefanie D. Pina-Escudero, Leonel T. Takada, Elisa Resende, Katherine L. Possin, Maira Okada de Oliveira, Alejandro Lopez-Valdes, Brain Lawlor, Ian H. Robertson, Kenneth S. Kosik, Claudia Duran-Aniotz, Victor Valcour, Jennifer S. Yokoyama, Bruce Miller, Agustin Ibanez. Brain clocks capture diversity and disparities in aging and dementia across geographically diverse populations. Nature Medicine, 2024; DOI: 10.1038/s41591-024-03209-x
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