Gli archivi di lampi gamma paragonati al catalogo di Messier del XVIII secolo, afferma lo studio
RomeUn gruppo internazionale di astronomi ha registrato centinaia di lampi gamma (GRBs), creando un catalogo dettagliato che i ricercatori paragonano all'importante catalogo di Messier degli oggetti celesti. I lampi gamma sono eventi cosmici intensi che comportano esplosioni in grado di emettere più energia di quanta il Sole possa produrre in miliardi di anni. Queste esplosioni avvengono quando stelle massicce muoiono o quando stelle di neutroni si fondono.
Punti salienti della ricerca:
- Registrati 535 GRB
- Coinvolgimento di 455 telescopi e strumenti in tutto il mondo
- Periodo di raccolta dati di 27 anni
- GRB osservati da sorgenti fino a 77 milioni di anni luce di distanza
- Inclusione di 64.813 osservazioni fotometriche
Un team guidato dalla Professoressa Maria Giovanna Dainotti dell'Osservatorio Astronomico Nazionale del Giappone ha creato un nuovo catalogo di GRB. Questo strumento prezioso aiuta a comprendere meglio questi enigmatici eventi cosmici e svela importanti connessioni con la storia primordiale dell'Universo.
I ricercatori hanno scoperto che quasi un terzo dei lampi di raggi gamma (GRB) rimangono invariati mentre la loro luce viaggia nello spazio. Questa costanza è insolita rispetto alla maggior parte degli altri oggetti astronomici che sono cambiati dal Big Bang. Questo comportamento potrebbe suggerire che queste esplosioni provengano da stelle molto vecchie e meno evolute.
Alcuni lampi gamma mostrano che le loro variazioni ottiche e a raggi X avvengono nello stesso modo. Questo suggerisce che stiamo osservando un plasma in espansione e raffreddamento. Il Professor Bruce Gendre dell'Università delle Isole Vergini osserva che questo fenomeno potrebbe essere collegato all'energia magnetica che causa questi forti lampi.
Questa vasta raccolta di dati è ora facilmente accessibile tramite una semplice app web. Il progetto incoraggia astronomi di tutto il mondo ad aggiungere nuovi dati utilizzando formati standardizzati secondo le linee guida dell'International Virtual Observatory Alliance. Questo migliorerebbe l'accuratezza e l'accessibilità dei dati sui GRB e permetterebbe ulteriori studi, potenzialmente portando a nuove scoperte.
I risultati aprono la strada a un'analisi statistica più dettagliata, che potrebbe ampliare le nostre conoscenze sui GRB e sull'universo. Questo lavoro sottolinea l'importanza della collaborazione internazionale nella ricerca astronomica.
Lo studio è pubblicato qui:
http://dx.doi.org/10.1093/mnras/stae1484e la sua citazione ufficiale - inclusi autori e rivista - è
M G Dainotti, B De Simone, R F Mohideen Malik, V Pasumarti, D Levine, N Saha, B Gendre, D Kido, A M Watson, R L Becerra, S Belkin, S Desai, A C C do E S Pedreira, U Das, L Li, S R Oates, S B Cenko, A Pozanenko, A Volnova, Y-D Hu, A J Castro-Tirado, N B Orange, T J Moriya, N Fraija, Y Niino, E Rinaldi, N R Butler, J d J G González, A S Kutyrev, W H Lee, X Prochaska, E Ramirez-Ruiz, M Richer, M H Siegel, K Misra, A Rossi, C Lopresti, U Quadri, L Strabla, N Ruocco, S Leonini, M Conti, P Rosi, L M T Ramirez, S Zola, I Jindal, R Kumar, L Chan, M Fuentes, G Lambiase, K K Kalinowski, W Jamal. An optical gamma-ray burst catalogue with measured redshift PART I: Data release of 535 gamma-ray bursts and colour evolution. Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, 2024; DOI: 10.1093/mnras/stae1484Condividi questo articolo