Nuova tecnica rivela l'attività genetica nel cervello umano vivo, migliorando la cura dell'epilessia.
RomeRicercatori di FutureNeuro e dell'Università di Medicina e Scienze della Salute RCSI di Dublino, insieme a team internazionali, hanno sviluppato un nuovo metodo per comprendere meglio l'attività genica nel cervello umano vivente. Questa innovazione sfrutta tecniche non invasive per studiare condizioni neurologiche come l'epilessia, e potrebbe migliorare notevolmente i metodi di trattamento.
Un approccio innovativo prevede:
- L'analisi di RNA e DNA prelevati da elettrodi impiantati nel cervello.
- Il collegamento di queste tracce molecolari con le registrazioni elettriche cerebrali.
- La creazione di un ritratto dell'attività genica nel cervello vivente.
Elettrodi utilizzati per individuare l'attività epilettica nei pazienti ora trovano nuovi impieghi. Aiutano i ricercatori a connettere specifiche attività cerebrali all'espressione genica. Questa tecnica unisce informazioni molecolari a registrazioni elettriche per approfondire la conoscenza delle reti epilettiche. L'obiettivo è migliorare la mappatura delle aree coinvolte nelle crisi, potenzialmente aumentando il successo degli interventi chirurgici per l'epilessia.
Epilessia: quando i farmaci non bastano, la chirurgia offre speranza
Molte persone in tutto il mondo sono colpite dall'epilessia, e alcune non riescono a controllare le crisi solo con i farmaci. Per queste persone, l'intervento chirurgico può rappresentare la soluzione migliore. Il successo dell'operazione dipende dalla capacità di identificare con precisione le aree del cervello responsabili delle crisi. Questo nuovo metodo può migliorare il processo di identificazione e offrire risultati migliori.
I risultati di questa ricerca non sono solo fondamentali per l'epilessia. Offrono spunti sulla funzione genetica del cervello, utili anche per studiare altre malattie come l'Alzheimer, il Parkinson e la schizofrenia. Questo approccio potrebbe aiutarci a scoprire di più su queste malattie a livello base e portare a migliori metodologie di diagnosi e trattamento.
Collaborazione Internazionale nel Campo delle Neuroscienze
Lo studio dimostra quanto sia fondamentale la collaborazione tra i paesi per avanzare nella ricerca sul cervello. Riunisce le competenze di strutture come il Beaumont Hospital, la Blackrock Clinic e la Queen's University di Belfast, insieme a partner internazionali come l'Università della Danimarca Meridionale e l'Istituto Danese di Studi Avanzati, sottolineando i vantaggi della cooperazione.
Il Programma di Ricerca Nord-Sud dell'Autorità per l'Istruzione Superiore (HEA) e FutureNeuro hanno finanziato questo lavoro cruciale. Questa ricerca rappresenta un importante progresso nel campo delle neuroscienze e potrebbe portare a diagnosi e trattamenti migliorati per le persone con disturbi neurologici.
Lo studio è pubblicato qui:
http://dx.doi.org/10.1172/jci.insight.184518e la sua citazione ufficiale - inclusi autori e rivista - è
Anuj Kumar Dwivedi, Arun Mahesh, Albert Sanfeliu, Julian Larkin, Rebecca A. Siwicki, Kieron J. Sweeney, Donncha F. O'Brien, Peter Widdess-Walsh, Simone Picelli, David C. Henshall, Vijay K. Tiwari. High-resolution multimodal profiling of human epileptic brain activity via explanted depth electrodes. JCI Insight, 2024; DOI: 10.1172/jci.insight.184518Condividi questo articolo