Visioni divergenti: confronto tra le politiche AI di Harris e Trump
RomeLo scorso anno, il presidente Joe Biden ha firmato un decreto sull’intelligenza artificiale. Poco dopo, la vicepresidente Kamala Harris ha presentato questo decreto a un incontro mondiale sull'IA. Ha sottolineato l'importanza di affrontare rapidamente i problemi attuali dell'IA senza ostacolare l’innovazione. Ha citato problemi come algoritmi difettosi nella sanità e l'uso improprio di immagini modificate per danneggiare le persone. Ora, Harris è candidata alla presidenza e l’ex presidente Donald Trump ha promesso di annullare il decreto sull'IA se verrà rieletto.
Il senatore dell'Ohio JD Vance, impegnato nella campagna con Trump, ha opinioni proprie sull'intelligenza artificiale. Le sue idee sono influenzate dai leader tecnologici della Silicon Valley che favoriscono una regolamentazione minima dell'AI. Questa potrebbe essere la prima elezione presidenziale in cui la politica sull'AI diventa un tema centrale.
Ci sono notevoli differenze nel modo in cui l'intelligenza artificiale viene progettata e sviluppata.
- Harris: Si concentra sui rischi attuali e immediati dell'IA.
- Trump: Promuove una riduzione della regolamentazione per incentivare l'innovazione.
- Vance: È preoccupato che una regolamentazione eccessiva favorisca i colossi tecnologici.
Harris aveva una profonda conoscenza della Silicon Valley prima di diventare Vice Presidente. Lavorava nell'area della Baia di San Francisco ed è stata procuratrice generale della California, ruolo in cui ha conosciuto molti leader del settore tecnologico. Harris e Biden desiderano promuovere l'innovazione tecnologica assicurando al contempo la sicurezza delle persone. Al Global Summit sulla Sicurezza dell'IA a Londra, Harris ha dichiarato che è possibile tutelare le persone e supportare nuove idee tecnologiche.
Il vice di Trump, JD Vance, ha un'opinione diversa. Durante un'udienza al Senato, Vance ha espresso preoccupazioni riguardo a regolamenti troppo severi imposti troppo presto. I principali venture capitalist Marc Andreessen e Ben Horowitz sostengono la posizione di Trump. Andreessen ha criticato l'ordine di Biden di esaminare attentamente i sistemi di intelligenza artificiale ad alto rischio. Teme che regole troppo rigide possano rallentare i progressi nell'IA e fare in modo che gli Stati Uniti restino indietro rispetto ad altri paesi.
Trump ha parlato della necessità di avere più elettricità per il progresso delle intelligenze artificiali. Ha solo accennato brevemente all'argomento durante il suo discorso di 92 minuti alla Convenzione Nazionale Repubblicana.
Le politiche sull'IA di Trump e Biden sono simili nel voler sfruttare i vantaggi dell'intelligenza artificiale pur gestendone i rischi. Tuttavia, differiscono nel modo in cui affrontano le normative e promuovono l'innovazione. Il dibattito sulle politiche dell'IA continua, riflettendo i diversi punti di vista dell'industria tecnologica e le priorità nazionali.
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