App CBT: speranza per prevenire la depressione nei giovani
RomeStudio: un'app di terapia cognitivo-comportamentale contro la depressione giovanile
Un'indagine condotta dall'Università di Exeter ha rilevato che un'app di terapia cognitivo-comportamentale (CBT) potrebbe aiutare a prevenire la depressione nei giovani ad alto rischio. Lo studio sottolinea l'urgenza di soluzioni ampiamente utilizzabili, dato il crescente numero di giovani nel mondo che affrontano ansia e depressione. Questo approccio digitale è stato sperimentato nel Regno Unito, in Germania, Belgio e Spagna e potrebbe rappresentare un modo economico per migliorare la salute mentale pubblica.
Studio finanziato da Horizon 2020: 3.700 partecipanti, dai 16 ai 22 anni, hanno preso parte a un progetto della durata di quattro anni. Gli studiosi li hanno classificati in base alle loro competenze emotive iniziali. Circa 1.200 partecipanti, considerati più a rischio di depressione per le loro limitate abilità emotive, sono stati coinvolti in un trial per la prevenzione della depressione. Gli altri 2.500 partecipanti hanno partecipato a un trial per la promozione del benessere. Ogni gruppo ha ricevuto casualmente una delle tre nuove applicazioni.
- Un'app per monitorare quotidianamente le emozioni
- Un'app per l'addestramento personalizzato nelle competenze emotive
- Un'app di auto-aiuto basata sulla CBT (Terapia Cognitivo-Comportamentale)
Uno studio ha dimostrato che l'app CBT è stata in grado di impedire che la depressione peggiorasse tra le persone ad alto rischio, suggerendo che potrebbe aiutare a prevenire la depressione. Tuttavia, non sono stati riscontrati cambiamenti significativi per le persone a minor rischio con trattamenti differenti.
Questo studio mette in luce alcuni punti chiave. Sottolinea l'importanza di focalizzarsi su persone più propense a soffrire di depressione, piuttosto che adottare un approccio uniforme per tutti. Identificare i giovani a rischio attraverso test online o segnalazioni da parte di professionisti potrebbe rendere queste iniziative più efficaci. Inoltre, l'integrazione di strumenti digitali come app di CBT in un piano di salute mentale più ampio potrebbe offrire un aiuto maggiore, soprattutto in situazioni con risorse limitate.
Le app di salute mentale digitali possono essere facilmente condivise e utilizzate da molte persone, risultando efficaci per raggiungere un vasto pubblico. Tuttavia, ci sono ancora sfide nel mantenere l'interesse degli utenti nel tempo e nel trovare le chiavi per il loro successo. Concentrarsi sul coinvolgimento degli utenti e sulla personalizzazione delle app potrebbe migliorarne il successo e l'efficacia a lungo termine.
Collaborazione tra Tecnologia e Conoscenza Accademica: Nuove Soluzioni per la Salute Mentale Globale
Questo studio, che coinvolge 13 partner tra cui aziende, dimostra il valore della collaborazione tra campi diversi. Integrando la tecnologia con la conoscenza accademica, il progetto sta creando nuovi metodi efficaci per affrontare la salute mentale e applicabili su larga scala. La ricerca continua e i miglioramenti potrebbero ulteriormente contribuire a combattere i problemi di salute mentale e migliorare i risultati per i giovani a rischio a livello mondiale.
Lo studio è pubblicato qui:
http://dx.doi.org/10.1016/S2589-7500(24)00148-1e la sua citazione ufficiale - inclusi autori e rivista - è
Edward R Watkins, Fiona C Warren, Alexandra Newbold, Claire Hulme, Timothy Cranston, Benjamin Aas, Holly Bear, Cristina Botella, Felix Burkhardt, Thomas Ehring, Mina Fazel, Johnny R J Fontaine, Mads Frost, Azucena Garcia-Palacios, Ellen Greimel, Christiane Hößle, Arpine Hovasapian, Veerle E I Huyghe, Kostas Karpouzis, Johanna Löchner, Guadalupe Molinari, Reinhard Pekrun, Belinda Platt, Tabea Rosenkranz, Klaus R Scherer, Katja Schlegel, Bjorn W Schuller, Gerd Schulte-Korne, Carlos Suso-Ribera, Varinka Voigt, Maria Voß, Rod S Taylor. Emotional competence self-help app versus cognitive behavioural self-help app versus self-monitoring app to prevent depression in young adults with elevated risk (ECoWeB PREVENT): an international, multicentre, parallel, open-label, randomised controlled . The Lancet Digital Health, 2024; DOI: 10.1016/S2589-7500(24)00148-1Condividi questo articolo