Trattato sulla plastica: accordo vicino, ma resta disputa sui limiti

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Di Giovanni Dosa
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Oceano pieno di rifiuti di plastica sotto il tavolo delle negoziazioni.

RomeDelegati di vari paesi stanno concludendo le trattative su un nuovo trattato globale sulla plastica, ma persistono disaccordi sulla quantità di plastica che può essere prodotta. Il documento attuale è stato criticato per la sua flessibilità eccessiva, con azioni opzionali che molti ritengono insufficienti per fermare efficacemente l'inquinamento da plastica. Sam Adu-Kumi, portavoce del Ghana, richiede regole obbligatorie, avvertendo che piani troppo deboli non risolveranno i seri problemi ambientali che colpiscono duramente paesi come il suo.

Il progetto di trattato mette in evidenza le tensioni persistenti tra le nazioni. Da un lato, i paesi fortemente colpiti dai rifiuti plastici chiedono impegni concreti. Sostengono che:

  • L'inquinamento da plastica sta causando gravi danni ambientali su larga scala.
  • Le misure volontarie in passato non hanno prodotto risultati significativi.
  • Un trattato solido è essenziale per affrontare le cause profonde della crisi.

Alcuni paesi e industrie come quelle petrolifere e del gas, grandi produttori di plastica, non sono inclini a ridurre la produzione di questo materiale. Preferiscono invece puntare sul miglioramento della gestione dei rifiuti e del riciclaggio. Questo evidenzia il conflitto tra la salvaguardia ambientale e gli obiettivi economici.

La questione principale riguarda il modo in cui vengono prese le decisioni. Attualmente, per qualsiasi proposta da includere nel trattato, è necessario il consenso di tutti i paesi. Questo significa che qualunque paese può bloccare i progressi se non è d'accordo. India e Arabia Saudita vogliono mantenere questo sistema. Tuttavia, alcuni gruppi propongono di cambiare il meccanismo in modo da prendere decisioni tramite voto nel caso si verifichi un disaccordo generale. Questa modifica potrebbe facilitare l'avanzamento nei negoziati internazionali.

Erin Simon del World Wildlife Fund afferma che la mancanza di un sistema di voto consente a ogni paese di ostacolare facilmente i progressi. Ciò rende le discussioni lunghe e improduttive. Senza un meccanismo di voto, è meno probabile che i paesi trovino compromessi o collaborino efficacemente.

Sfide nell'Elaborazione di Politiche Ambientali Globali

Le discussioni evidenziano le difficoltà nel creare politiche ambientali globali: trovare un equilibrio tra le priorità dei vari paesi, le esigenze economiche e gli obiettivi ecologici. Con la conclusione dei dibattiti, cresce la pressione per trovare una soluzione che soddisfi tutte le parti e che l'accordo affronti efficacemente l'inquinamento da plastica a livello mondiale. L'esito di questi colloqui potrebbe influenzare la formazione di futuri accordi internazionali sull'ambiente.

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