Assad: procure francesi chiedono alla corte la validità del mandato
RomeInsieme a Assad, la Francia ha anche emesso mandati di arresto per:
- Maher Assad, suo fratello e comandante della 4ª Divisione Corazzata
- Ghassan Abbas, un generale siriano
- Bassam al-Hassan, un altro generale siriano
Le autorità hanno emesso questi mandati per il sospetto coinvolgimento in crimini di guerra. L'indagine sta esaminando gli attacchi chimici su Douma e Ghouta Orientale, sobborghi di Damasco, avvenuti nel 2013, che hanno causato oltre 1.000 vittime e migliaia di feriti. L'inchiesta, avviata nel 2021, è spinta dal Centro Siriano per i Media e la Libertà di Espressione e rappresenta i sopravvissuti.
Francia sta utilizzando una legge che permette di indagare su crimini commessi in qualsiasi parte del mondo. L'inchiesta è gestita dal Tribunale Giudiziario di Parigi. Le vittime dichiarano che le indagini riaprono ferite legate agli eventi terribili della guerra civile in Siria.
È improbabile che il Presidente Assad venga processato in Francia. I mandati di cattura internazionali per leader mondiali in carica sono rari, ma inviano un messaggio chiaro sulle sue azioni. Il suo mandato di cattura non influisce su quelli emessi per suo fratello e due generali, che possono ancora essere arrestati e portati in Francia per interrogatori.
Le autorità francesi hanno emesso mandati in seguito a denunce presentate in Germania nel 2020 e in Svezia nel 2021. Queste denunce riguardano attacchi chimici verificatisi a Ghouta orientale nel 2013 e a Khan Shaykhun nel 2017. Le accuse sono supportate da testimonianze, prove visive e informazioni sui responsabili.
Molte persone in tutto il mondo ritengono che il governo di Assad sia responsabile dell'attacco con gas sarin a Ghouta orientale. Tuttavia, il governo siriano e i suoi alleati negano questa accusa, sostenendo che l'attacco sia stato condotto dalle forze di opposizione nel tentativo di ottenere supporto militare straniero.
Dopo l'attacco, gli Stati Uniti presero in considerazione l'uso della forza militare. L'ex Presidente Barack Obama sottolineò la gravità della situazione, ma l'opinione pubblica americana e il Congresso non volevano un altro conflitto. Così Washington raggiunse un accordo con Mosca, esigendo che la Siria consegnasse il suo arsenale di armi chimiche nel 2013.
La Siria sostiene di aver eliminato tutte le armi chimiche come concordato. Tuttavia, i gruppi di monitoraggio continuano ad accusare il governo siriano di usare ancora armi chimiche successivamente.
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