Nuovo studio: riprogrammare il metabolismo per migliorare l'immunoterapia
RomeRicercatori della Weill Cornell Medicine hanno scoperto un nuovo metodo per migliorare l'efficacia dei trattamenti contro il cancro. Nel loro studio sugli animali, hanno modificato il modo in cui le cellule T, un tipo di cellula immunitaria, utilizzano l'energia. Potenziando un particolare percorso nei linfociti T CD8, queste cellule possono mantenersi in uno stato giovanile. Questo le aiuta a combattere il cancro in modo più efficace quando vengono utilizzate insieme ai trattamenti usuali che bloccano i checkpoint immunitari. Questa scoperta potrebbe portare a terapie immunologiche contro il cancro più efficaci.
Punti salienti dello studio:
- L'attivazione della via dei pentoso fosfato mantiene i linfociti T in uno stato meno maturo.
- Questo stato pre-cursore garantisce un approvvigionamento costante di cellule T citotossiche CD8+.
- Bloccare l'enzima PKM2 avvia la via, potenziando le risposte delle cellule T antitumorali.
Un nuovo approccio rivoluzionario verso il trattamento del cancro
Questa nuova strategia affronta una sfida significativa nei trattamenti oncologici attuali. Sebbene le terapie con inibitori del checkpoint abbiano trasformato il modo in cui curiamo il cancro, risultano efficaci solo per alcuni pazienti. Modificare il modo in cui le cellule T gestiscono l'energia potrebbe rappresentare un notevole miglioramento. Mantenendo le cellule T in uno stato iniziale, questo trattamento potrebbe prolungare e potenziare l'efficacia del sistema immunitario, con la possibilità di portare a tassi di sopravvivenza e risultati migliori per un numero maggiore di pazienti.
I ricercatori stanno cercando di applicare questi risultati positivi alle cure mediche nel mondo reale e stanno studiando il funzionamento di questo riprogrammazione metabolica. Comprendendo la biologia di base, puntano a creare migliori strategie terapeutiche. Si sta discutendo lo sviluppo di farmaci che sfruttano questa riprogrammazione, il che potrebbe portare a nuovi trattamenti e sperimentazioni cliniche.
Questo nuovo sviluppo potrebbe migliorare notevolmente terapie come la terapia con cellule CAR-T. In questi trattamenti, i medici modificano i linfociti T del paziente in laboratorio prima di reinserirli nel corpo. Effettuare queste modifiche esternamente può ridurre il rischio di effetti indesiderati. La possibilità di rendere queste terapie più precise e con meno effetti collaterali le rende un'interessante area di ricerca.
Il lavoro di ricerca orienta i futuri sforzi per migliorare i trattamenti oncologici sfruttando il metabolismo del corpo. Man mano che gli scienziati approfondiscono la comprensione del funzionamento del cancro e del sistema immunitario, sviluppi come questo portano speranza per cure più efficaci a livello globale.
Lo studio è pubblicato qui:
http://dx.doi.org/10.1038/s41590-024-01963-1e la sua citazione ufficiale - inclusi autori e rivista - è
Geoffrey J. Markowitz, Yi Ban, Diamile A. Tavarez, Liron Yoffe, Enrique Podaza, Yongfeng He, Mitchell T. Martin, Michael J. P. Crowley, Tito A. Sandoval, Dingcheng Gao, M. Laura Martin, Olivier Elemento, Juan R. Cubillos-Ruiz, Timothy E. McGraw, Nasser K. Altorki, Vivek Mittal. Deficiency of metabolic regulator PKM2 activates the pentose phosphate pathway and generates TCF1+ progenitor CD8 T cells to improve immunotherapy. Nature Immunology, 2024; DOI: 10.1038/s41590-024-01963-1Condividi questo articolo