Lo studio rivela: situazione delle riserve ittiche peggiore del previsto

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Di Fedele Bello
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Popolazione di pesci impoverita nell'oceano con barche da pesca.

RomeGli stock ittici negli oceani mondiali sono in una situazione peggiore di quanto pensassimo. La pesca eccessiva è stata attribuita a politiche che consentivano catture superiori a quelle raccomandate dagli scienziati. Tuttavia, un nuovo studio di quattro istituti di ricerca australiani rivela che anche queste raccomandazioni erano troppo ottimistiche. Di conseguenza, molte più popolazioni ittiche sono sovrasfruttate o sono andate in collasso di quanto previsto. Il dottor Rainer Froese del GEOMAR Helmholtz Centre for Ocean Research Kiel e il dottor Daniel Pauly dell'Università della British Columbia hanno condiviso i risultati di questo studio.

Lo studio mette in luce i principali problemi delle attuali valutazioni degli stock ittici:

  • Sovrastima dell'abbondanza del pesce
  • Stime di recupero delle riserve troppo ottimistiche
  • Modelli complessi con numerosi parametri
  • Recuperi illusori degli stock ittici
  • Riduzioni insufficienti dei limiti di cattura

Un problema centrale è che i modelli attuali sono estremamente complessi, con oltre 40 fattori differenti come la storia di vita dei pesci, i dettagli delle catture e lo sforzo di pesca. Solo pochi esperti riescono a comprendere questi modelli, il che può portare a risultati parziali. Inoltre, molti dei fattori di input spesso si basano su supposizioni piuttosto che su dati precisi, il che può generare esiti alterati per rispondere alle aspettative dei modellatori.

Froese e Pauly consigliano di utilizzare modelli più semplici basati su regole ecologiche per la gestione delle popolazioni ittiche. Questi modelli sarebbero più facili da gestire e potrebbero dare risultati più accurati. Suggeriscono inoltre di adottare stime conservative quando c'è incertezza per proteggere le risorse ittiche.

Diversi principi fondamentali per la pesca sostenibile, secondo Froese, possono essere adottati indipendentemente dalla conoscenza dettagliata delle dimensioni degli stock:

  • Pescare meno di quanto viene rigenerato
  • Permettere ai pesci di riprodursi prima di catturarli
  • Utilizzare attrezzi da pesca ecologici
  • Creare zone protette
  • Ridurre le catture di pesci foraggio come acciughe, sardine, krill o aringhe

Queste azioni contribuiscono a mantenere intatte le catene alimentari cruciali e a supportare la pesca sostenibile. Ridurre i limiti di cattura può diminuire inizialmente i guadagni dei pescatori, ma è fondamentale per preservare la salute delle risorse ittiche e delle comunità che ne dipendono a lungo termine.

Apportare queste modifiche non ridurrà le difficoltà normative, ma può migliorare notevolmente la sostenibilità globale e la salute delle popolazioni ittiche. I responsabili politici sono fondamentali in questo processo e devono adottare rapidamente questi nuovi metodi semplificati.

Lo studio è pubblicato qui:

http://dx.doi.org/10.1126/science.adr5487

e la sua citazione ufficiale - inclusi autori e rivista - è

Rainer Froese, Daniel Pauly. Taking stock of global fisheries. Science, 2024; 385 (6711): 824 DOI: 10.1126/science.adr5487
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