Nuovo studio: la piattaforma AI CURATE.AI rivoluziona il trattamento per un raro tipo di cancro

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Di Torio Alleghi
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Sistema di intelligenza artificiale che analizza le cellule cancerose in un laboratorio.

RomeI ricercatori dell'Istituto per la Medicina Digitale (WisDM) presso la Yong Loo Lin School of Medicine dell'Università Nazionale di Singapore hanno utilizzato un nuovo sistema AI chiamato CURATE.AI per trattare un paziente affetto da macroglobulinemia di Waldenström, un raro tipo di cancro. Questa malattia colpisce circa tre persone su un milione ogni anno ed è difficile da trattare perché ogni paziente è diverso. CURATE.AI utilizza i dati dei singoli pazienti per adattare le dosi del trattamento in base alla risposta di ciascuno.

Per fornire un quadro completo:

  • Le malattie rare colpiscono singolarmente meno di 1 su 2.000 persone ma, complessivamente, milioni di individui nel mondo.
  • Il trattamento di queste patologie è complicato dalla scarsità di dati sui pazienti e dalla variabilità individuale.
  • I modelli tradizionali di intelligenza artificiale richiedono grandi quantità di dati, spesso inesistenti per le malattie rare, limitandone così l'efficacia.

CURATE.AI risolve questi problemi utilizzando una piccola quantità di dati per guidare i trattamenti in tempo reale. A differenza dell'IA tradizionale, che crea piani di trattamento basati su grandi dataset, CURATE.AI adatta le terapie alle risposte in continuo mutamento di ciascun paziente. In una sperimentazione clinica iniziata nell'ottobre 2021, la piattaforma ha contribuito a individuare i dosaggi ottimali dei farmaci per i pazienti, migliorando significativamente i livelli di globuli rossi senza gravi effetti collaterali o la necessità di visite ospedaliere.

Il trattamento si è rivelato conveniente. Grazie all'impiego di dosi di farmaco minori ma comunque efficaci, il paziente ha risparmiato circa 8.000 USD nei primi due anni rispetto ai trattamenti tradizionali. Questo dimostra che CURATE.AI potrebbe contribuire a rendere i trattamenti personalizzati più accessibili economicamente.

Questa scoperta dimostra che è possibile utilizzare i piccoli dati per rendere la medicina personalizzata altrettanto efficace quanto l'uso dei big data. Rappresenta un approccio migliore rispetto ai metodi tradizionali, soprattutto nel trattamento di malattie rare con pochi pazienti.

Il successo di CURATE.AI dimostra che le sperimentazioni cliniche dovrebbero concentrarsi su pazienti singoli anziché su grandi gruppi. Questo approccio personalizzato non solo migliora l'efficacia dei trattamenti, ma riduce anche gli effetti collaterali e i costi.

CURATE.AI regola i trattamenti in base alla risposta del paziente, garantendo che la terapia rimanga efficace mentre la sua condizione evolve. Questa adattabilità è particolarmente cruciale per le malattie rare, dove ogni paziente è unico e le condizioni possono cambiare improvvisamente.

CURATE.AI sta rivoluzionando il trattamento delle malattie rare. Questo strumento di intelligenza artificiale dimostra che anche con pochi dati si possono ottenere grandi risultati. Propone un nuovo metodo per creare cure personalizzate ed efficaci. Questo approccio semplice aiuta le persone con condizioni rare a ricevere cure migliori, rendendo la medicina personalizzata una realtà concreta.

Lo studio è pubblicato qui:

http://dx.doi.org/10.1038/s41746-024-01195-5

e la sua citazione ufficiale - inclusi autori e rivista - è

Agata Blasiak, Lester W. J. Tan, Li Ming Chong, Xavier Tadeo, Anh T. L. Truong, Kirthika Senthil Kumar, Yoann Sapanel, Michelle Poon, Raghav Sundar, Sanjay de Mel, Dean Ho. Personalized dose selection for the first Waldenström macroglobulinemia patient on the PRECISE CURATE.AI trial. npj Digital Medicine, 2024; 7 (1) DOI: 10.1038/s41746-024-01195-5
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