Meta bandisce i media russi per interferenze estere

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Di Torio Alleghi
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Logo Meta con timbro di proibizione sopra la bandiera russa

RomeMeta ha vietato i media statali russi per presunte interferenze straniere. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha criticato la decisione, affermando che danneggerà i rapporti tra la Russia e Meta, la società proprietaria di Facebook. Questa mossa è in linea con le recenti sanzioni statunitensi contro RT, accusato di sostenere le azioni militari della Russia in Ucraina e di diffondere informazioni false.

I punti sollevati dal governo statunitense contro RT comprendono:

  • Sospetta collaborazione con l'esercito russo.
  • Organizzazione di raccolte fondi per forniture militari in Ucraina.
  • Diffusione di disinformazione a livello globale tramite siti web.

L'amministrazione Biden ha preso il controllo di alcuni siti web collegati al governo russo e ha accusato i dipendenti di RT. Questi ultimi erano sospettati di aver inviato denaro a un'azienda del Tennessee che pubblicava post sui social media in inglese a favore delle opinioni russe, creando difficoltà a Meta con le autorità russe.

Meta ha contrastato la disinformazione russa da tempo. Due anni fa, la società ha eliminato un gran numero di account falsi e siti web provenienti dalla Russia che diffondevano opinioni pro-Cremlino sull'invasione dell'Ucraina. In risposta, la Russia ha dichiarato Meta un gruppo estremista e ha bloccato Facebook e Instagram, piattaforme utilizzate da molti russi per comunicare.

Dopo la repressione, i russi hanno iniziato a utilizzare reti private virtuali (VPN) per accedere alle piattaforme social. Il divieto sulle piattaforme Meta è arrivato in un periodo in cui i media indipendenti e la libertà di espressione erano pesantemente limitati in Russia. Queste restrizioni hanno reso difficile per i russi ottenere punti di vista diversi.

In aprile, un tribunale russo ha condannato Andy Stone, direttore delle comunicazioni di Meta, a sei anni di carcere per aver giustificato il terrorismo. La sentenza è arrivata dopo i commenti di Stone seguiti all'invasione russa dell'Ucraina il 24 febbraio 2022. Stone è stato processato in contumacia e il processo è stato rapido. Questo episodio evidenzia il conflitto crescente tra Meta e le autorità russe.

Il panorama politico sta cambiando, e piattaforme come Meta ne sono protagoniste. Non sappiamo ancora se vietare i media statali russi porterà grandi benefici o creerà ulteriori problemi. Ciò che è certo è che il legame tra social media, politica e potere governativo è diventato estremamente complesso.

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