Senatrice Pauline Hanson condannata per dichiarazioni razziste sui social

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Di Maria Astona
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Martelletto su bandiera australiana con documenti legali.

RomeUn giudice australiano ha stabilito che la senatrice Pauline Hanson ha violato le leggi contro la discriminazione razziale con un messaggio in cui suggeriva alla senatrice Mehreen Faruqi di "tornare in Pakistan". Il tribunale ha ritenuto che il messaggio di Hanson fosse estremamente offensivo e intimidatorio.

Pauline Hanson è stata al centro di polemiche riguardanti la razza sin dal suo ingresso in Parlamento nel 1996. Ha costantemente contrastato l'immigrazione e una volta si è presentata al Senato indossando un burqa per protestare contro i veli islamici. La decisione del giudice Angus Stewart mette in luce le questioni irrisolte nella società australiana riguardo alla razza, alla migrazione e al multiculturalismo.

La sentenza ha sottolineato i seguenti punti: il post di Hanson è stato considerato razzista, ostile verso gli stranieri e anti-musulmano. I commenti sono stati trasmessi come un importante esempio di razzismo. La decisione ha ordinato a Hanson di rimuovere il post e di pagare le spese legali di Faruqi.

Il verdetto è significativo per molte persone. La senatrice Faruqi, che è arrivata in Australia nel 1992 come migrante qualificata, ha definito questa decisione una vittoria per le persone di colore e i musulmani. Ha sottolineato l'importanza di riconoscere e combattere il razzismo quotidiano per favorire la creazione di una società inclusiva.

La Rete Australiana di Advocacy Musulmana esprime preoccupazione per il razzismo nella politica e nei media. Con oltre il 3% della popolazione che si identifica come musulmana, la situazione mette in evidenza sia le difficoltà che i miglioramenti nella gestione della discriminazione razziale in una società eterogenea.

Hanson ha dichiarato che intende fare ricorso. Ritiene che il suo post fosse un’espressione di opinioni politiche e non è d'accordo con l'interpretazione della legge sulla discriminazione razziale da parte del tribunale. I suoi avvocati hanno sostenuto che la decisione ha violato il diritto costituzionale alla libera comunicazione politica.

Il giudice Stewart ha stabilito che il tweet di Hanson non rispondeva adeguatamente al messaggio originale di Faruqi. Il tribunale ha giudicato inaffidabile la testimonianza di Hanson e ha respinto le sue affermazioni di ignoranza riguardo alla religione di Faruqi. La sentenza ha sottolineato l'importanza per le figure politiche di assumersi la responsabilità di ciò che dichiarano pubblicamente.

Australia è un paese multiculturale, e decisioni come questa contribuiscono a plasmare il modo in cui affronta questioni di razza e uguaglianza. Un numero crescente di australiani ha antenati provenienti da altre nazioni, mettendo in rilievo l'importanza di una comunicazione inclusiva e rispettosa in ambito pubblico e politico.

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