Elezioni in Iran per sostituire Raisi morto in incidente aereo

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Di Torio Alleghi
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Bandiera iraniana con urna elettorale e scheda elettorale

RomeGli iraniani si recano oggi alle urne per eleggere un nuovo presidente dopo che Ebrahim Raisi è deceduto in un incidente in elicottero avvenuto a maggio, che ha causato la morte anche del ministro degli Esteri e di altri funzionari. Gli elettori dovranno scegliere tra due candidati: Saeed Jalili e Masoud Pezeshkian.

Il leader supremo iraniano, l'Ayatollah Ali Khamenei, ha già espresso il suo voto. Ha esortato i cittadini a partecipare alle elezioni e a scegliere il candidato più meritevole.

Punti Salienti:

  • I seggi elettorali chiudono alle 18, ma potrebbero restare aperti fino a mezzanotte
  • Oltre 60.000 seggi disponibili
  • 61 milioni di elettori in un paese di 85 milioni di persone

Venerdì scorso, meno del 40% degli elettori ha partecipato al voto. Pezeshkian ha ottenuto circa il 10% di voti in più rispetto a Jalili nel primo turno. Nessuno dei due ha raggiunto il 50% necessario per vincere, quindi oggi si tiene il ballottaggio. La televisione di Stato ha mostrato immagini di persone che votavano in numerose città e paesi.

Chi sono i candidati?

Saeed Jalili, 58 anni, è un politico rigoroso che ha ricoperto il ruolo di capo negoziatore nucleare dell'Iran dal 2007 al 2013. Le sue proposte sono state criticate per essere troppo radicali, e i suoi avversari temono che le sue politiche possano peggiorare il malcontento pubblico dopo anni di crisi economica e numerose proteste.

Masoud Pezeshkian, 69 anni, è un politico riformista. Chirurgo cardiaco di professione, è da lungo tempo deputato a Tabriz, nel nord-ovest dell'Iran. Pezeshkian ha collaborato con moderati come l'ex Ministro degli Esteri Mohammad Javad Zarif, che ha contribuito alla creazione dell'importante accordo nucleare del 2015 con le potenze mondiali. I sostenitori di Jalili criticano Pezeshkian per la diffusione di timori, mentre Khamenei ha avvertito contro l'apertura agli Stati Uniti.

Quali sono i poteri conferiti al presidente iraniano?

Presidenti Iraniani: Poteri e Politiche Interne ed Esterne

I presidenti iraniani hanno un mandato di quattro anni e possono servire fino a due mandati. Sebbene il presidente abbia meno potere rispetto alla guida suprema, può comunque influenzare le politiche interne ed esterne del paese. Ad esempio, l'ex presidente Hassan Rouhani ha lavorato all'accordo nucleare del 2015 con l'approvazione della Guida Suprema. Il presidente Raisi, ora deceduto, seguiva un approccio rigido, anch'esso supportato da Khamenei.

Come viene amministrato l'Iran?

L'Iran è una repubblica islamica in cui il sistema di governo combina elementi di teocrazia e democrazia. Il Leader Supremo detiene il potere più alto, supervisione religiosa e politica. Il Presidente guida il governo, eletto dal popolo, ma le sue decisioni sono sottoposte all'approvazione del Consiglio dei Guardiani, composto da religiosi e giuristi nominati. Questo equilibro di poteri forma un complesso intreccio tra autorità religiosa e potere civile.

Iran, una Repubblica Islamica con rappresentanti eletti e elezioni, è dominata dal leader supremo, una figura non eletta con potere supremo su tutte le questioni statali. Il Consiglio dei Guardiani deve approvare tutte le leggi del parlamento. I leader delle proteste del controverso risultato delle elezioni presidenziali del 2009 sono ancora agli arresti domiciliari. Le forze di sicurezza, che rispondono solo al leader supremo, arrestano spesso cittadini con doppia nazionalità e stranieri per usarli nei negoziati internazionali. Negli ultimi anni, grandi proteste sono state represse con violenza.

Il sistema politico iraniano comprende sia componenti elettive che non elettive. Pur essendoci delle elezioni, il leader supremo detiene il massimo potere. I presidenti possono influenzare le relazioni del paese con l'Occidente, ma solo con l'approvazione del leader supremo.

Con la bassa affluenza registrata nel primo turno di votazioni, non è chiaro quante persone voteranno oggi. L'Iran deve affrontare problemi interni, come l'obbligo del velo per le donne e i previsti aumenti del prezzo della benzina, che continuano a generare dissensi. Questioni economiche, come la disoccupazione e l'alta inflazione, influenzano anche il sentimento della popolazione riguardo al voto.

Il ballottaggio di oggi è cruciale per decidere chi guiderà l'Iran dopo la morte del Presidente Raisi. Il risultato avrà un impatto significativo sul futuro del paese.

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