Processo a porte chiuse per giornalista americano accusato di spionaggio in Russia

RomeIl giornalista americano Evan Gershkovich è sotto processo in Russia con l'accusa di spionaggio. Le autorità statunitensi e i suoi sostenitori dichiarano che le accuse sono infondate e di natura politica. È stato arrestato mentre svolgeva un’inchiesta a Ekaterinburg, accusato di raccogliere informazioni riservate per gli Stati Uniti. Il Dipartimento di Stato americano afferma che è detenuto "ingiustamente".

Informazioni di Contesto

• Evan Gershkovich è un giornalista americano.
• È stato arrestato durante un viaggio di reportage a Ekaterinburg.
• Il Dipartimento di Stato ha definito la sua detenzione ingiusta.
• Gershkovich è il primo giornalista occidentale accusato di spionaggio nella Russia post-sovietica.

Gershkovich è detenuto nella prigione di Lefortovo a Mosca dal suo arresto il 29 marzo 2023. Il suo processo inizierà a breve e si terrà a porte chiuse. Se riconosciuto colpevole, rischia fino a 20 anni di reclusione. I tribunali russi hanno un tasso di condanna superiore al 99% e possono ricorrere in appello contro sentenze che ritengono troppo leggere o assoluzioni.

Le autorità affermano che Gershkovich abbia raccolto informazioni segrete su Uralvagonzavod, una fabbrica che produce e ripara attrezzature militari. Questa fabbrica si trova a circa 150 chilometri a nord di Ekaterinburg ed è un forte sostenitore di Putin. I critici sostengono che le accuse contro Gershkovich siano false, sottolineando che la definizione di "spionaggio" della Russia è molto ampia e include chi condivide informazioni pubbliche con gli stranieri.

Il Wall Street Journal, dove lavora Gershkovich, sta facendo sforzi per mantenere il pubblico informato sulla sua situazione. Il suo arresto è diventato un tema rilevante con l'avvicinarsi delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti. Anche l'ambasciatrice americana Lynne Tracy ha lodato Gershkovich per la sua forza d'animo.

I giornalisti in Russia affrontano ora più pericoli. Di recente, il Presidente Vladimir Putin ha introdotto leggi che puniscono chiunque critichi l'esercito o la guerra in Ucraina. Molti giornalisti stranieri hanno lasciato la Russia a causa di queste leggi. Alcuni sono tornati, ma l'arresto del giornalista Gershkovich ha sollevato nuove preoccupazioni per la loro sicurezza.

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Altri episodi dimostrano quanto sia pericoloso il mestiere di giornalista. Paul Whelan, un americano che lavorava nella sicurezza aziendale, è stato arrestato nel 2018 con l'accusa di spionaggio e sta scontando una pena di 16 anni di carcere. L'anno scorso, Alsu Kurmasheva, cittadina americana e russa nonché collaboratrice di Radio Liberty/Radio Free Europe, è stata arrestata. È accusata di aver violato una legge che obbliga gli agenti stranieri a registrarsi.

Ksenia Karelina, residente a Los Angeles e con doppia cittadinanza, è sotto processo per aver raccolto fondi per un gruppo ucraino che forniva armi a Kiev. Dopo l'arresto di Gershkovich, alcuni giornalisti occidentali hanno dovuto lasciare la Russia perché i loro visti non sono stati rinnovati.

Il processo di Gershkovich non sarà pubblico, quindi non avremo molti dettagli a riguardo. L'ufficio del Procuratore Generale russo ha dichiarato che Gershkovich ha raccolto informazioni segrete per la CIA su Uralvagonzavod.

Almar Latour, l'editore del Wall Street Journal, ed Emma Tucker, la direttrice, hanno rilasciato un comunicato criticando le accuse. Hanno affermato che le accuse erano infondate e false. Hanno sottolineato che il giornalismo non è un crimine e hanno criticato le azioni del governo russo.

Il caso di Gershkovich ha attirato molta attenzione internazionale. Il governo statunitense si sta impegnando a fondo per ottenere la sua liberazione. Il processo sarà seguito da vicino, ma il risultato non sembra promettente alla luce delle precedenti decisioni giudiziarie della Russia.