Lente progresso: sfide quotidiane delle donne nella politica giapponese
RomeLe donne stanno progressivamente aumentando la loro presenza nella politica giapponese, ma incontrano notevoli ostacoli. Il Partito Liberal Democratico del Primo Ministro Fumio Kishida punta ad avere il 30% di membri donne entro i prossimi dieci anni ed è attivamente alla ricerca di più candidate femminili. Anche l'opposizione mira a raggiungere un 30% di donne tra i propri candidati alle prossime elezioni. Tuttavia, trovare un numero sufficiente di candidate donne rimane una sfida.
In Giappone, le donne spesso si occupano dei bambini e degli anziani. Hanno molte responsabilità familiari. I membri del parlamento nazionale devono viaggiare frequentemente tra Tokyo e le loro zone di residenza. Questo rende difficile per le donne conciliare lavoro e vita familiare. Di conseguenza, molte politiche abbandonano la scena politica nazionale e tornano alle assemblee locali.
Molte donne aspirano a una carriera politica, ma la loro presenza è ancora inferiore rispetto agli uomini. Le principali decisioni politiche a livello nazionale sono prese dagli uomini nei partiti. Le donne che si fanno sentire vengono spesso criticate.
Considera le seguenti sfide:
- Responsabilità familiari
- Viaggi frequenti tra lavoro e casa
- Politica di partito dominata dagli uomini
- Aspettative culturali di genere
Yuriko Koike è la governatrice di Tokyo. Prima di assumere questo ruolo nel 2016, ha ricoperto importanti posizioni di governo. Un'altra candidata alle elezioni di Tokyo era Renho, ex parlamentare, che ha spesso subito discriminazioni di genere. Gli articoli di giornale descrivevano la competizione come una sfida tra donne potenti, una caratterizzazione che, secondo Renho, i candidati maschi non avrebbero mai affrontato.
Renho, nata da madre giapponese e padre taiwanese, intraprende inizialmente la carriera di modella e presentatrice televisiva prima di entrare in politica. Eletta in parlamento nel 2004, diventa successivamente ministro per la riforma amministrativa. Le critiche rivoltele mettono in luce i pregiudizi di genere nella sfera delle aspettative.
Candidatura di Donne Forti a Tokyo: Un Passo Avanti ma Emergono Problemi di Molestie Sessuali
Le elezioni per il governatore di Tokyo hanno visto la partecipazione di candidate forti e determinate, un segnale positivo per la società. Tuttavia, queste elezioni hanno anche messo in luce la realtà attuale in Giappone. Il problema delle molestie sessuali è ancora presente. Secondo un sondaggio, un terzo delle donne in politica ha subito molestie durante le campagne elettorali o nel contesto lavorativo.
All'inizio di quest'anno, l'ex Primo Ministro Taro Aso si è scusato per aver affermato che il Ministro degli Esteri Yoko Kamikawa fosse capace ma non attraente.
Sempre più donne siedono nei consigli locali in Giappone. A Tokyo, il 30% dei seggi è occupato da donne. Su scala nazionale, la percentuale media di donne nei consigli locali è raddoppiata rispetto a 20 anni fa, raggiungendo il 14,5% nel 2021. Tuttavia, nelle zone rurali, i ruoli di genere tradizionali sono ancora molto diffusi e l'anno scorso 226 consigli locali non avevano nessuna rappresentante femminile.
In Giappone, solo il 10,3% dei membri della Camera bassa è costituito da donne. Questo posiziona il paese al 163º posto su 190 nazioni per rappresentanza femminile. Nel 1946, solo l'8,4% dei parlamentari erano donne.
I cambiamenti stanno avvenendo, ma molto lentamente. Alcuni suggeriscono di stabilire una quota per assicurare una certa rappresentanza femminile in politica. Negli anni '90, solitamente, c'era una donna in un Consiglio dei ministri di 20 membri. Oggi, di solito ce ne sono due. Tuttavia, ci sono poche donne con esperienza adeguata. La mancanza di opportunità di leadership rallenta il progresso verso l'uguaglianza di genere nelle leggi e nelle politiche.
Sanae Takaichi e Seiko Noda hanno gareggiato per la leadership del LDP nel 2021. Anche Yoko Kamikawa è considerata una possibile candidata futura. Il vincitore della leadership del LDP diventa il primo ministro. Avere una donna come primo ministro rappresenterebbe un significativo balzo in avanti. È cruciale avere modelli femminili che dimostrino che le donne possono puntare a posizioni di vertice. Le donne in politica non sono più ignorate.
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