Il modello Our Way illumina le fasi della migrazione umana in Europa durante l'aurignaziano

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Di Fedele Bello
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Mappa delle migrazioni in Europa con zone d'impatto climatico.

RomeRicercatori dell'Università di Colonia hanno sviluppato un nuovo modello di popolazione chiamato "Our Way Model." Questo modello illustra la diffusione degli esseri umani in Europa durante il periodo Aurignaziano (circa 43.000 a 32.000 anni fa). Il modello evidenzia quattro fasi principali della migrazione umana. Analizzando informazioni climatiche e reperti archeologici, permette di comprendere come gli antichi esseri umani affrontavano le diverse condizioni climatiche durante l’ultima fase del periodo glaciale.

Il modello delinea le fasi del movimento umano.

  • Lenta espansione dal Levante ai Balcani (circa 45,000 - 43,000 anni fa)
  • Rapida espansione nell'Europa occidentale (circa 43,250 - 41,000 anni fa)
  • Declino della popolazione e riduzione delle aree occupate (circa 41,000 - 39,000 anni fa)
  • Ripresa e ulteriore migrazione verso la Gran Bretagna e la Penisola Iberica (a partire da circa 38,000 anni fa)

Questa ricerca è notevole poiché integra scienza del clima e archeologia per studiare la migrazione umana. Tale approccio è cruciale perché consente di valutare l'impatto dei cambiamenti climatici sui movimenti umani. Combinando dati climatici antichi con reperti archeologici, gli scienziati possono stimare quanto fossero adatti diversi ambienti per la vita umana in varie epoche.

I ricercatori hanno utilizzato l'apprendimento automatico per determinare le condizioni climatiche favorevoli alla vita umana durante il periodo Aurignaziano. Questo metodo è più avanzato rispetto ai modelli precedenti, che spesso non consideravano la facilità di accesso alle risorse naturali. Grazie a una tecnica chiamata HEP, questo nuovo approccio spiega meglio come gli esseri umani rispondevano ai cambiamenti climatici.

Nella terza fase, la popolazione umana diminuì a causa di un periodo molto freddo noto come GS9/HE4. Nonostante le condizioni difficili, gli esseri umani sopravvissero in luoghi come le Alpi, dimostrando la loro capacità di adattamento. Quando il clima migliorò nella quarta fase, circa 38,000 anni fa, le popolazioni crebbero rapidamente e si diffusero in nuove aree.

I ricercatori intendono continuare a verificare i principi fondamentali del loro modello. Vogliono esaminare come i cambiamenti culturali influenzino la migrazione umana, cosa che potrebbe fornire maggiori dettagli su come i nostri antenati si siano diffusi in Europa. Questo studio fa parte dell'iniziativa Human and Earth System Coupled Research (HESCOR) presso l'Università di Colonia, che mira a comprendere meglio l'interazione tra l'uomo e l'ambiente.

Lo studio è pubblicato qui:

http://dx.doi.org/10.1038/s41467-024-51349-y

e la sua citazione ufficiale - inclusi autori e rivista - è

Yaping Shao, Christian Wegener, Konstantin Klein, Isabell Schmidt, Gerd-Christian Weniger. Reconstruction of human dispersal during Aurignacian on pan-European scale. Nature Communications, 2024; 15 (1) DOI: 10.1038/s41467-024-51349-y
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