Nuova ricerca rivela reti cerebrali responsabili dell'atassia oltre al cervelletto
RomeRicercatori dell'Università di Turku e dell'Ospedale Universitario di Turku in Finlandia hanno scoperto nuove informazioni sorprendenti sulle cause dell'atassia. Il loro studio su 197 pazienti colpiti da ictus ha rivelato che molti casi di atassia post-ictus sono dovuti a danni al di fuori del cervelletto. Questo contrasta con la credenza tradizionale secondo cui l'atassia è principalmente causata da lesioni al cervelletto o alle sue connessioni dirette.
Risultati dello studio:
- Il 18 percento dei pazienti con ictus ha mostrato atassia agli arti
- Meno della metà di questi pazienti presentava lesioni cerebrali che coinvolgevano il cervelletto
- Sono state riscontrate lesioni in una rete cerebrale collegata al cervelletto
Un nuovo metodo di imaging cerebrale sviluppato presso l'Università di Harvard ha permesso agli scienziati di studiare approfonditamente le connessioni cerebrali interrotte. Queste tecniche hanno rivelato che le lesioni che causano l'atassia si trovano in una rete di aree cerebrali che include molto più del solo cervelletto. I componenti principali di questa rete comprendono il nucleo dentato, il nucleo globoso e il nucleo emboliforme in entrambi i lati del cervelletto.
La ricerca ha verificato se la rete cerebrale identificata fosse in grado di prevedere lo sviluppo dell'atassia agli arti utilizzando un diverso gruppo di 96 pazienti colpiti da ictus. I risultati hanno mostrato che gli ictus all'interno di questa rete portavano spesso all'atassia agli arti. Questa scoperta rilevante suggerisce che la nostra comprensione e il trattamento dell'atassia in medicina potrebbero dover cambiare.
I risultati di questo studio sono di grande importanza. Indicano che la formazione medica attuale sulla funzione del cervello nell'atassia potrebbe essere insufficiente e necessita di aggiornamenti. Inoltre, queste scoperte potrebbero rendere le operazioni al cervello più sicure. Comprendere la rete dell'atassia potrebbe aiutare a prevenire o ridurre questo effetto collaterale, portando a esiti migliori per i pazienti.
Lo studio rivela che l'ataxia può originare da aree del cervello diverse dal cervelletto. Questa scoperta potrebbe portare allo sviluppo di nuove terapie e miglioramenti nella cura dei pazienti affetti da ataxia. Sottolinea inoltre l'importanza di continuare la ricerca e l'uso di metodi di imaging avanzati per comprendere meglio i disturbi neurologici.
Lo studio è pubblicato qui:
http://dx.doi.org/10.1212/WNL.0000000000209803e la sua citazione ufficiale - inclusi autori e rivista - è
Oliver Liesmäki, Jaakko Kungshamn, Olli Likitalo, Elizabeth G. Ellis, Albert Bellmunt-Gil, Juho Aaltonen, Ida Steinweg, Elina M. Myller, Susanna Roine, Maximilian U. Friedrich, Pauli Ylikotila, Juho Joutsa. Localization and Network Connectivity of Lesions Causing Limb Ataxia in Patients With Stroke. Neurology, 2024; 103 (6) DOI: 10.1212/WNL.0000000000209803Condividi questo articolo