Esposoma infantile e cambiamenti nei metaboliti sierici: un nuovo studio illuminante dalla Finlandia
RomeUn nuovo studio dell'Università della Finlandia Orientale rivela che la salute cardiaca e metabolica dei bambini è maggiormente influenzata da una combinazione di esposizioni ambientali e scelte di vita non salutari, piuttosto che da questi fattori presi singolarmente. La ricerca ha esaminato vari elementi come dieta, attività fisica, sonno, inquinamento atmosferico e reddito dei genitori.
Ricercatori hanno monitorato 504 bambini tra i 6 e i 9 anni del PANIC Study a Kuopio, in Finlandia, per otto anni. Hanno scoperto che i bambini con punteggi di esposizione più alti, indicativi di abitudini e esposizioni malsane, presentavano cambiamenti in 31 metaboliti sierici. Questi metaboliti sono piccoli composti nel corpo che segnalano alterazioni nel metabolismo e sono collegati a condizioni come obesità, diabete di tipo 2 e malattie cardiache.
I principali risultati includono:
- Un punteggio dell'esposoma era correlato a variazioni nei livelli serici di 31 metaboliti.
- Questi metaboliti comprendono fosfolipidi, acidi grassi, aminoacidi, xenobiotici e metaboliti legati all'energia.
- 12 di questi metaboliti erano associati unicamente al punteggio combinato dell'esposoma.
- Alcune associazioni erano influenzate dal livello di adiposità del bambino.
Questa ricerca è significativa perché enfatizza l’importanza di studiare l'effetto combinato di molteplici fattori ambientali e di stile di vita sulla salute, piuttosto che analizzare ogni fattore singolarmente. Studi precedenti suggeriscono che lo sviluppo di malattie cardiache e metaboliche possa iniziare durante l'infanzia. Le sostanze chimiche associate al punteggio totale di esposizione ambientale possono rivelare questi cambiamenti precoci prima che i sintomi diventino evidenti.
I ricercatori hanno scoperto che l'effetto del punteggio dell'esposoma su alcuni metaboliti variava a seconda dei livelli di grasso corporeo. Ad esempio, le glicoproteine acetilate, associate a un rischio maggiore di malattie cardiache, erano più alte solo nei bambini con un maggiore accumulo di grasso. Questo suggerisce che i fattori ambientali e lo stile di vita potrebbero avere un impatto più forte sulla salute metabolica nei bambini con un tasso di grasso corporeo più elevato.
Abbiamo raccolto i dati sulla dieta attraverso registri alimentari di 4 giorni. Il sonno, l'attività fisica e il tempo inattivo sono stati monitorati con dispositivi indossabili. Le informazioni sull'inquinamento atmosferico sono state ottenute dalle stazioni di misurazione di Kuopio e lo status socioeconomico dei genitori è stato determinato tramite questionari.
Il progetto LongITools, finanziato dall'UE, ha pubblicato uno studio su Communications Biology. La ricerca, guidata da Darren Healy, è la prima a esaminare il legame tra uno score dell'esposoma e la salute metabolica nei bambini e negli adolescenti nel tempo.
Questo studio evidenzia quanto sia cruciale adottare strategie sanitarie che considerino tutte le componenti dell'ambiente e dello stile di vita dei bambini. Sottolinea l'esigenza di politiche che non si concentrino solo sui comportamenti individuali come dieta ed esercizio fisico, ma anche su fattori più ampi come l'inquinamento atmosferico e la condizione economica. Suggerisce inoltre programmi speciali per i bambini con un elevato indice di massa corporea, poiché potrebbero essere più a rischio in ambienti non salutari. I progressi nella metabolomica hanno reso possibili questi studi dettagliati, offrendoci una nuova comprensione di come diverse esposizioni influenzino la nostra salute fin dall'infanzia.
Lo studio è pubblicato qui:
http://dx.doi.org/10.1038/s42003-024-06146-0e la sua citazione ufficiale - inclusi autori e rivista - è
Darren R. Healy, Iman Zarei, Santtu Mikkonen, Sonja Soininen, Anna Viitasalo, Eero A. Haapala, Seppo Auriola, Kati Hanhineva, Marjukka Kolehmainen, Timo A. Lakka. Longitudinal associations of an exposome score with serum metabolites from childhood to adolescence. Communications Biology, 2024; 7 (1) DOI: 10.1038/s42003-024-06146-0Condividi questo articolo