Anestesia e coscienza: nuove scoperte sui misteri quantistici del cervello

Tempo di lettura: 2 minuti
Di Torio Alleghi
- in
Microtubuli sotto il microscopio con schemi d'onda quantistica

RomeRecenti ricerche hanno offerto nuove intuizioni su come l'anestesia influenzi la funzione cerebrale e la coscienza. Mike Wiest, professore al Wellesley College, insieme ai suoi studenti universitari, ha condotto uno studio mostrando che l'anestesia potrebbe agire collegandosi a strutture chiamate microtubuli all'interno delle cellule cerebrali. I risultati suggeriscono che la coscienza potrebbe avere una base quantistica.

Risultati chiave della ricerca:

  • I ratti trattati con un farmaco che si lega ai microtubuli impiegano più tempo per perdere conoscenza sotto anestesia gassosa.
  • Il farmaco interferisce con l'azione dell'anestetico, suggerendo un diverso meccanismo di incoscienza.
  • Questo avvalora la teoria che i microtubuli e i processi quantistici siano fondamentali per la coscienza.

La maggior parte dei modelli neuroscientifici utilizza la fisica classica per spiegare la coscienza. Lo studio di Wiest mette in dubbio questa visione, suggerendo che la coscienza potrebbe essere un fenomeno quantistico. Propone che i microtubuli, proteine presenti nei neuroni, possano mostrare vibrazioni quantistiche legate all'esperienza cosciente. Questa teoria è supportata da scoperte secondo cui gli anestetici agiscono specificamente su questi microtubuli, rallentando l'insorgere dell'incoscienza.

Esaminare la coscienza attraverso la meccanica quantistica potrebbe rivoluzionare la ricerca sul cervello. Se la coscienza opera a livello quantistico, potremmo capire meglio perché alcuni farmaci e malattie hanno effetti complessi sul cervello. Per esempio, ciò potrebbe chiarire come il litio stabilizza l'umore o come l'Alzheimer influenza la memoria e la percezione. Comprendendo gli aspetti quantistici della coscienza, potremmo trovare risposte a queste problematiche.

Comprendere la coscienza attraverso la teoria quantistica ha ampie implicazioni. Potrebbe spiegare la nostra connessione con l'universo, favorendo una prospettiva più unificata. L'interconnessione suggerita dalla teoria quantistica potrebbe cambiare il modo in cui vediamo la vita, la coscienza e forse anche l'aldilà.

Questa ricerca potrebbe rivoluzionare i trattamenti medici. Comprendendo le basi quantistiche dell'anestesia, possiamo rendere questi farmaci più sicuri ed efficaci. Inoltre, potrebbe essere utile nella cura dei disturbi mentali e delle malattie neurologiche. Concentrandoci sui microtubuli, potremmo sviluppare terapie più precise con minori effetti collaterali.

La ricerca di Wiest propone un nuovo modo di concepire la coscienza. Se ulteriori studi confermeranno questi risultati, il dibattito su base classica o quantistica potrebbe pendere a favore della visione quantistica. Questo cambiamento potrebbe rivoluzionare la nostra comprensione della mente umana. Questo studio rappresenta un passo significativo verso una migliore comprensione di cosa sia la coscienza e di come funzioni.

Lo studio è pubblicato qui:

http://dx.doi.org/10.1523/ENEURO.0291-24.2024

e la sua citazione ufficiale - inclusi autori e rivista - è

Sana Khan, Yixiang Huang, Derin Timuçin, Shantelle Bailey, Sophia Lee, Jessica Lopes, Emeline Gaunce, Jasmine Mosberger, Michelle Zhan, Bothina Abdelrahman, Xiran Zeng, Michael C. Wiest. Microtubule-Stabilizer Epothilone B Delays Anesthetic-Induced Unconsciousness in Rats. eneuro, 2024; 11 (8): ENEURO.0291-24.2024 DOI: 10.1523/ENEURO.0291-24.2024
Scienza: Ultime notizie
Leggi di più:

Condividi questo articolo

Commenti (0)

Pubblica un commento