Ex presidente Fed prevede calo inflazione e tagli ai tassi

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Di Giovanni Dosa
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Grafico dell'inflazione in calo con freccia verso il basso e segni del dollaro

RomeL'inflazione sta diminuendo e potrebbe presto raggiungere l'obiettivo del 2%, secondo un ex presidente regionale della Fed. È una notizia positiva per l'economia. Ha inoltre affermato che, sebbene le persone stiano comprando meno, il mercato del lavoro rimane forte. Se l'inflazione continua a migliorare, è possibile che la Fed riduca i tassi di interesse entro la fine dell'anno.

La Federal Reserve è molto cambiata negli anni. Una svolta decisiva si è avuta con il passaggio di testimone da Alan Greenspan a Ben Bernanke. Bernanke ha introdotto discussioni più aperte durante le riunioni, una pratica che è stata mantenuta da Janet Yellen e Jerome Powell. La Fed è diventata anche più trasparente. Ora pubblica dichiarazioni dopo ogni riunione e organizza conferenze stampa. In passato, non rendeva pubbliche alcuna dichiarazione.

L'ex presidente della Fed ha discusso dei sentimenti dei consumatori. Nonostante le buone notizie economiche, le persone continuano a sentirsi negative. I prezzi elevati dei beni di prima necessità, come il cibo, colpiscono duramente le persone a basso reddito. Poiché spendono di più per questi beni essenziali, ne subiscono maggiormente le conseguenze. I salari stanno aumentando, avvicinandosi agli aumenti dei prezzi. Tuttavia, non abbiamo ancora raggiunto i livelli pre-pandemia. Tuttavia, la tendenza sta migliorando.

Ecco una sintesi rapida dei punti chiave:

  • L'inflazione si avvicina all'obiettivo del 2%.
  • Il mercato del lavoro rimane sano nonostante una moderazione della domanda.
  • I tagli dei tassi di interesse potrebbero iniziare entro la fine dell'anno se i trend positivi continuano.
  • Cambiamenti nelle operazioni della Fed sotto diversi presidenti: discussioni più aperte e trasparenti.
  • Il sentimento dei consumatori resta basso a causa dell'alta inflazione nei beni essenziali, nonostante i dati economici positivi.

L'ex presidente della Federal Reserve non è molto preoccupato per le pressioni politiche sull'istituto. Ritiene che il Congresso comprenda l'importanza di mantenere le decisioni della Fed autonome dalla politica. Nel corso degli anni, ha parlato con legislatori di entrambi i partiti che sostengono un Fed indipendente.

La discussione evidenzia quanto sia arduo il compito della Fed. È positivo che l'inflazione sia bassa, ma scegliere il momento giusto per ridurre i tassi d'interesse è fondamentale. Ridurli troppo presto può destabilizzare il mercato, mentre aspettare troppo potrebbe frenare la crescita economica. È essenziale che la Fed comunichi in modo chiaro e trasparente. Anche le percezioni delle persone sono cruciali, poiché influenzano le loro decisioni di spesa e risparmio. Nonostante l'inflazione elevata abbia penalizzato molti, salari più alti potrebbero essere di aiuto. Tuttavia, è necessario monitorare attentamente la situazione, specialmente per i gruppi a basso reddito che sono i più colpiti.

Sebbene sia chiaro che la Fed debba mantenere la propria indipendenza, è difficile sfuggire completamente alle pressioni politiche. La Fed dovrà rimanere forte e sostenuta dai legislatori per affrontare queste pressioni. Questo approccio è cruciale per la crescita economica e la stabilità a lungo termine.

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