Scoperto il meccanismo di iniezione genomica di un virus contro Pseudomonas aeruginosa
RomeProgressi nello studio di un virus che attacca il batterio Pseudomonas aeruginosa: scoperto il meccanismo di iniezione del materiale genetico. Utilizzando tecniche avanzate di imaging e metodi genetici innovativi, si intravede la possibilità di impiegare questi virus come terapie per infezioni resistenti agli antibiotici.
Studio sulla Fagia DEV contro P. aeruginosa
La ricerca esamina il fago DEV, attualmente testato contro il batterio P. aeruginosa, noto per causare infezioni, specialmente nei pazienti con malattie come la fibrosi cistica. DEV si distingue per la sua grande RNA polimerasi, un enzima composto da 3.398 amminoacidi, situato all'interno del suo guscio protettivo. Questo enzima è fondamentale per il trasferimento del DNA del fago all'interno di una cellula batterica, un processo che coinvolge tre proteine. L'obiettivo è comprendere il funzionamento di questo meccanismo di trasferimento.
- Riconoscere gli elementi strutturali del fago.
- Studiare le fasi del processo infettivo mediante knockout genetici.
- Osservare l'interazione del fago con il suo ospite batterico.
Questa ricerca si propone di ampliare i dati genomici esistenti affrontando le sfide rappresentate dai rapidi cambiamenti degli amminoacidi, che ostacolano la comprensione delle relazioni evolutive attraverso i metodi tradizionali.
Fibre caudali essenziali per l’aggressione dei fagi ai batteri
Le fibre caudali svolgono un ruolo fondamentale nel modo in cui i fagi si attaccano ai batteri. Le cinque lunghe fibre caudali aiutano inizialmente il fago a aderire alla superficie del batterio. Una volta avvenuto questo attacco, una fibra caudale corta invia un segnale che attiva l'invasione del fago. Successivamente, le proteine gp73, gp72 e gp71 collaborano per consentire al genoma virale di penetrare nella cellula batterica.
Questo studio si estende oltre la semplice identificazione delle parti di un fago, avendo un impatto significativo sull'ambito più ampio della terapia fagica. Esaminando la struttura dettagliata del DEV, i ricercatori mirano a incentivare nuovi sforzi per trasformare questi dati in modelli che illustrano come avviene l'interazione tra fagi e ospiti. Una comprensione approfondita del funzionamento dei fagi potrebbe modificare le strategie di trattamento e fornire una soluzione per combattere le infezioni resistenti agli antibiotici.
L'Università dell'Alabama a Birmingham ha inaugurato un nuovo Centro per la Biologia Strutturale Integrativa con l'obiettivo di migliorare la ricerca sulle infezioni. Si concentrano sullo studio delle malattie che causano infiammazioni e problemi neurologici, utilizzando vari metodi per osservare e comprendere le grandi molecole e le loro interazioni.
Comprendere il funzionamento dei batteriofagi è cruciale, poiché gli scienziati vedono nella terapia fagica un'alternativa promettente agli antibiotici. Questa ricerca dimostra come lo studio della struttura dei sistemi biologici possa svelare processi complessi, precedentemente difficili da comprendere.
Lo studio è pubblicato qui:
http://dx.doi.org/10.1038/s41467-024-52752-1e la sua citazione ufficiale - inclusi autori e rivista - è
Ravi K. Lokareddy, Chun-Feng David Hou, Francesca Forti, Stephano M. Iglesias, Fenglin Li, Mikhail Pavlenok, David S. Horner, Michael Niederweis, Federica Briani, Gino Cingolani. Integrative structural analysis of Pseudomonas phage DEV reveals a genome ejection motor. Nature Communications, 2024; 15 (1) DOI: 10.1038/s41467-024-52752-1Condividi questo articolo