Campagna di vaccinazione antipolio a Gaza: un successo storico nonostante il conflitto
RomeUNICEF ha condotto con successo una campagna di vaccinazione antipolio a Gaza, immunizzando oltre 189.000 bambini. Questa cifra supera l'obiettivo iniziale, nonostante quasi 11 mesi di conflitto tra Israele e Hamas. La campagna rappresenta una rara notizia positiva in un'area colpita da sfollamenti, carenza di cibo e malattie.
Israele e Hamas hanno concordato cessate il fuoco temporanei per permettere alle squadre sanitarie di operare in sicurezza. Le agenzie delle Nazioni Unite si stanno concentrando sulla vaccinazione di 640,000 bambini sotto i 10 anni nel nord e nel sud di Gaza. Questo intervento è diventato urgente dopo che Gaza ha segnalato il suo primo caso di polio in 25 anni, con un bambino di 10 mesi rimasto paralizzato a una gamba.
La campagna contro la polio mira a vaccinare 640.000 bambini, e finora sono stati vaccinati oltre 189.000. Ci sono 500 squadre sanitarie che operano nel centro di Gaza per raggiungere questo obiettivo. La campagna è iniziata dopo che è stato riscontrato il primo caso di polio in 25 anni.
Il successo della campagna contro la poliomielite dimostra che è possibile collaborare anche nelle situazioni più difficili. Questa collaborazione è cruciale mentre Gaza affronta altre sfide sanitarie. Le cattive condizioni di vita e i campi affollati aumentano il rischio di malattie. È fondamentale garantire l'accesso ai servizi sanitari a chi ne ha bisogno.
Gli sforzi diplomatici stanno intensificandosi. La ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock si recherà in Medio Oriente per promuovere una tregua con Hamas. Il governo tedesco punta a negoziati flessibili, basati sul compromesso, per liberare gli ostaggi e ridurre le tensioni nella regione.
A Copenaghen, l'attivista svedese per il clima Greta Thunberg e altri cinque manifestanti sono stati fermati per aver protestato contro la collaborazione dell'Università di Copenaghen con istituzioni israeliane. Questo avvenimento dimostra come il conflitto si estenda oltre le questioni militari, coinvolgendo anche l'attivismo globale e i movimenti di supporto.
La Germania ha invocato un cessate il fuoco e le campagne di vaccinazione proseguono in risposta al conflitto tra Israele e Hamas. Le azioni umanitarie forniscono assistenza immediata, mentre gli sforzi diplomatici si concentrano sulla risoluzione delle questioni profonde del conflitto. Entrambi necessitano di un supporto continuo dalla comunità internazionale.
L'impegno vaccinale contro la polio dimostra che il successo è possibile anche nelle situazioni più difficili. Offrendo servizi sanitari fondamentali e partecipando a colloqui diplomatici, c'è ancora speranza per le persone colpite dal conflitto in corso.
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