Il capo dell'ONU avverte dei rischi del cybercrime globale

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Di Torio Alleghi
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Simbolo di minaccia informatica su sfondo cartografico mondiale

RomeIl Segretario Generale delle Nazioni Unite è preoccupato dei rischi connessi all'uso delle tecnologie digitali e delle attività informatiche dannose. Ha sottolineato che, sebbene la connessione online offra molti vantaggi, rende anche persone, istituzioni e governi vulnerabili. I problemi di cybersicurezza stanno diventando sempre più frequenti e colpiscono i servizi sanitari, bancari e di telecomunicazioni. Gruppi criminali e mercenari informatici sono sempre più attivi sulla rete.

Il Segretario Generale ha discusso della crescente presenza di gruppi di odio su internet. Ha sottolineato che il web viene usato nei conflitti e che l'uso di strumenti digitali insieme ad armi autonome genera nuovi pericoli. Ha anche evidenziato che spesso vengono sfruttati difetti del software e che i metodi per farlo sono venduti online.

Ecco alcuni punti chiave che ha evidenziato:

  • Il ransomware rappresenta una grande minaccia per le istituzioni e le infrastrutture critiche.
  • Si stima che i pagamenti totali per il ransomware nel 2023 siano stati di 1,1 miliardi di dollari.
  • Le intrusioni informatiche influenzano pace, sicurezza e stabilità all'interno e tra i paesi.

Gli attacchi informatici danneggiano le organizzazioni governative e le elezioni. Questi attacchi diminuiscono la fiducia, creano disagi e possono sfociare in violenza e conflitti.

Il Segretario Generale ha chiesto sforzi globali per controllare il cyberspazio e l'intelligenza artificiale, desiderando che queste tecnologie siano utilizzate in modo responsabile. Ha invitato i leader dei 193 paesi membri delle Nazioni Unite a un Summit del Futuro. Questo evento, che si terrà durante l'Assemblea Generale, mira a sostenere la pace e la sicurezza internazionale nel cyberspazio. Ha incoraggiato discussioni su come il diritto internazionale si applichi alle azioni statali nel cyberspazio e ha sostenuto gli sforzi per concordare un nuovo trattato sulla criminalità informatica, per migliorare la cooperazione e proteggere i diritti umani online.

La Corea del Sud ha posto la cybersicurezza al centro dell'attenzione durante il suo periodo alla guida del Consiglio di Sicurezza questo mese. Il Ministro degli Esteri ha presentato una dichiarazione firmata da 63 paesi. Tale dichiarazione ha evidenziato i problemi causati dalle attività cibernetiche dannose e ha sostenuto l'enfasi del consiglio su questa problematica. Ha inoltre richiesto più riunioni e aggiornamenti del consiglio per mantenere l'ONU coinvolta nel gestire gli effetti della tecnologia in rapida evoluzione sulla pace e la sicurezza globali.

L'ambasciatrice degli Stati Uniti, Linda Thomas-Greenfield, ha sottolineato l'impegno degli USA a collaborare con partner affidabili per proteggere i benefici di Internet. Ha evidenziato l'importanza di unirsi digitalmente e utilizzare la tecnologia per raggiungere gli obiettivi di sviluppo dell'ONU per il 2030. Tuttavia, ha affermato che alcuni governi e organizzazioni abusano delle connessioni online per compiere crimini come estorsione e furto.

Thomas-Greenfield ha sottolineato l'importanza di stabilire norme più rigide per un comportamento responsabile online. Ha esortato a rendere i paesi responsabili qualora infrangano queste regole.

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