Le rane trattengono rifiuti per sopravvivere in acqua pulita

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Di Fedele Bello
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Girini che nuotano in acque pulite con ambienti vivaci.

RomeRane dell’albero di Eiffinger e la loro gestione dei rifiuti

La rana dell'albero di Eiffinger ha un modo curioso di gestire i rifiuti. Queste rane abitano le isole giapponesi di Ishigaki e Iriomote. I loro girini riescono a trattenersi dal fare i bisogni per diversi mesi. Questo comportamento consente loro di sopravvivere in piccoli habitat acquatici, come quelli presenti nei tronchi di bambù. È così che ci riescono:

Tolleranza all'ammoniaca: i girini sopravvivono a livelli di ammoniaca più alti rispetto ad altre specie. Accumulo interno: conservano i rifiuti nell'intestino fino alla maturità. Ritenzione di azoto: trattengono l'azoto ingerito in modo efficace nei loro sistemi.

I girini hanno un modo speciale di gestire i rifiuti poiché un eccesso di scarti in piccoli stagni o ruscelli può risultare pericoloso. A differenza di altri animali che possono disperdere i rifiuti in aree più vaste, questi girini interrompono il rilascio di ammoniaca quando sono giovani. Questa strategia aiuta a mantenere il loro ambiente sicuro e non dannoso.

Rane della specie Eiffinger: i girini mostrano una sorprendente resistenza ai propri rifiuti corporei. Questi girini hanno sviluppato un meccanismo unico per resistere alle proprie tossine, distinguendosi dalle altre rane. Oltre alla forza fisica, potrebbe trattarsi anche di un cambiamento nel modo in cui gestiscono l'ammoniaca, consentendo di immagazzinarla in sicurezza.

Alcune larve di insetti, come quelle delle api e delle formiche, trattengono i loro rifiuti per mantenere puliti i nidi. Questo suggerisce che in ambienti affollati, dove la pulizia è fondamentale, specie diverse abbiano sviluppato strategie simili per affrontare il problema.

Strategie di Pulizia negli Ambienti Affollati: L'esempio delle Larve di Insetti

Esaminare come gli organismi si adattino a ambienti difficili può aiutarci a comprendere come le specie sopravvivano alla perdita di habitat e ai cambiamenti climatici. Questo adattamento specifico è fondamentale per la conservazione e sottolinea l'importanza di proteggere i piccoli habitat. Questi ultimi sono spesso trascurati, ma risultano vitali per la sopravvivenza di alcuni organismi.

Questa ricerca solleva interrogativi su quali forze evolutive abbiano portato a queste adattamenti. In che modo la necessità di ridurre gli sprechi ha influenzato sia il comportamento che la crescita fisica? I risultati di questo studio potrebbero essere applicabili ad altre specie in habitat simili, offrendo una comprensione migliore della biodiversità nei piccoli ecosistemi.

Lo studio è pubblicato qui:

http://dx.doi.org/10.1002/ecy.4428

e la sua citazione ufficiale - inclusi autori e rivista - è

Bun Ito, Yasukazu Okada. Phytotelmata‐dwelling frog larvae might exhibit no defecation: A unique adaptation to a closed aquatic environment. Ecology, 2024; DOI: 10.1002/ecy.4428
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