Carenze nell'analisi del rischio di microplastiche nei cosmetici
RomeNuovi studi indicano che non sappiamo abbastanza sull'inquinamento da microplastiche causato dai prodotti cosmetici e per la cura personale che si lasciano sulla pelle. Diversamente dai prodotti da risciacquo, come gli esfolianti per il viso e i dentifrici che sono stati oggetto di ricerche, i prodotti senza risciacquo come le creme idratanti e le creme solari non sono stati studiati a fondo né dai ricercatori né dalle autorità regolatorie. Questa mancanza di attenzione solleva preoccupazioni riguardo ai possibili effetti ambientali e sulla salute delle microplastiche.
Ci sono alcune preoccupazioni riguardo ai cosmetici che si applicano sulla pelle.
- Possibile esposizione significativa della pelle alle microplastiche.
- Pericolo di penetrazione di microplastiche nel corpo attraverso la pelle.
- Conoscenza limitata sull'impatto ambientale dopo lo smaltimento.
I cosmetici leave-on possono rimanere a lungo sulla pelle, consentendo potenzialmente alle microplastiche di penetrare nel corpo. Questo solleva preoccupazioni perché le microplastiche sono spesso collegate a sostanze chimiche nocive come PFAS e plastificanti, associate a problemi di cancro e ormonali.
Microplastiche nei cosmetici: problema ancora aperto
La ricerca sulle microplastiche nei cosmetici è scarsa per vari motivi. Risulta complesso estrarre e analizzare microplastiche da prodotti oleosi che permangono sulla pelle, complicando i test. Inoltre, l'attenzione principale è stata rivolta ai prodotti risciacquabili, a causa di divieti pubblici e campagne di sensibilizzazione. Questa focalizzazione ha portato a una percezione errata che il problema delle microplastiche nei cosmetici sia risolto, quando in realtà non lo è.
L’Unione Europea ha deciso di introdurre gradualmente un divieto sulle microplastiche nei prodotti. Per i cosmetici lasciati sulla pelle, il divieto entrerà in vigore nel 2029, mentre per tutti gli altri cosmetici sarà attivo entro il 2035. Nonostante queste restrizioni siano pianificate, ci vorranno ancora anni prima della loro attuazione, permettendo così l'uso non regolato di microplastiche che potrebbe danneggiare l'ambiente e la salute.
L'Università di Birmingham e l'Università dell'Illinois collaborano per sviluppare metodi più efficaci per identificare e analizzare i microplastiche nei prodotti applicati sulla pelle. Questo progetto ci aiuterà a comprendere meglio come tali prodotti contribuiscono all'inquinamento da microplastiche.
Questa ricerca sottolinea l'importanza di sviluppare nuovi metodi e regolamenti per i prodotti leave-on. Comprendendo meglio questi prodotti, possiamo migliorare le loro formulazioni e le politiche per salvaguardare l'ambiente e la salute umana dai rischi legati all'esposizione ai microplastiche.
Lo studio è pubblicato qui:
http://dx.doi.org/10.1016/j.jhazmat.2024.135053e la sua citazione ufficiale - inclusi autori e rivista - è
Anna Kukkola, Andrew J. Chetwynd, Stefan Krause, Iseult Lynch. Beyond microbeads: Examining the role of cosmetics in microplastic pollution and spotlighting unanswered questions. Journal of Hazardous Materials, 2024; 476: 135053 DOI: 10.1016/j.jhazmat.2024.135053Condividi questo articolo