Palestinesi affrontano scarsi rifornimenti e sovraffollamento dopo ordini di evacuazione

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Di Giovanni Dosa
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Paesaggio urbano di Gaza con scarse scorte di cibo e rifugi sovraffollati.

RomeIl governo israeliano ha ordinato a molte persone di lasciare le proprie case a Gaza negli ultimi mesi, peggiorando la situazione umanitaria. Le Nazioni Unite affermano che ora l'84% di Gaza è designato come zona di evacuazione, costringendo il 90% dei 2,1 milioni di residenti a spostarsi. Questo ha concentrato la popolazione in aree più piccole, causando gravi carenze di beni essenziali come cibo e acqua.

I gruppi umanitari stanno affrontando grandi difficoltà nel soddisfare le crescenti esigenze. Molti sfollati affermano di non avere abbastanza cibo o acqua potabile a causa del conflitto in corso. Le organizzazioni internazionali, come le Nazioni Unite e varie ONG, devono fare fronte a sfide notevoli dovute alle restrizioni sui movimenti e alle continue azioni militari, rendendo più complesso prestare soccorso.

Fattori Chiave che Contribuiscono alla Crisi:

  • Ordini di evacuazione che colpiscono vaste aree di Gaza
  • Riduzione delle forniture idriche, con un calo del 70% a Deir al-Balah
  • Spostamenti di massa che ostacolano la distribuzione degli aiuti
  • Peggioramento delle condizioni sanitarie, inclusa la comparsa di malattie come la poliomielite

La scarsità di risorse ha indotto le persone a prendere misure estreme per sopravvivere. Le aree sovraffollate con scarsa igiene hanno aumentato il rischio di malattie. A Deir al-Balah, la disponibilità di acqua è notevolmente diminuita, rendendo difficile per i gruppi umanitari offrire servizi indispensabili. Recentemente, il Programma Alimentare Mondiale non ha potuto accedere al suo magazzino principale a causa di ordini di evacuazione, peggiorando la carenza di cibo.

L'esercito israeliano afferma di evacuare persone a causa dei continui attacchi missilistici di Hamas. Tuttavia, i critici sostengono che il costo umanitario sia troppo elevato e che i colloqui di pace non abbiano ancora portato risultati. Il divario tra ciò di cui le persone sfollate hanno bisogno e l'aiuto che ricevono continua a crescere. Questa crisi evidenzia la necessità di una soluzione a lungo termine che affronti sia la sicurezza che le esigenze umanitarie.

I caschi blu stanno cercando di fermare i combattimenti, ma ogni giorno molte persone sono costrette ad abbandonare le proprie case. La maggior parte degli edifici a Gaza è distrutta, rendendo difficile trovare rifugio o servizi di base. Le organizzazioni umanitarie avvertono che la situazione potrebbe peggiorare se non verrà presto concordato un cessate il fuoco.

La carenza di acqua pulita non dipende solo dalla sua scarsità; è anche un pericolo per la salute. Le malattie trasmesse dall'acqua stanno diventando più frequenti e è stato rilevato il polio a Gaza. Questo preoccupa per la salute della popolazione, già a rischio.

Il conflitto in corso ha trasformato Gaza in uno dei luoghi più sovrappopolati e poveri del mondo. Senza un aiuto significativo da parte di altre nazioni e un cessate il fuoco duraturo, il numero di persone che soffrono gravemente nella regione continuerà ad aumentare.

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