Poliziotto pakistano uccide sospetto di blasfemia tra tensioni della folla
RomeUn poliziotto pakistano ha sparato e ucciso un uomo accusato di blasfemia presso una stazione di polizia, accentuando le tensioni nella zona. L'uomo, di nome Khan, era stato arrestato per presunte offese al profeta. I residenti locali non erano soddisfatti del suo arresto e si sono radunati chiedendo che la polizia rilasciasse Khan affinché potessero punirlo loro stessi.
La situazione è peggiorata quando qualcuno ha lanciato una granata contro la stazione di polizia. Durante la confusione, un gruppo di estremisti islamici ha bloccato una via principale della città, chiedendo che Khan fosse punito immediatamente. La folla si è dispersa solo dopo l'intervento delle autorità, ma l'episodio ha evidenziato un preoccupante aumento della giustizia sommaria in Pakistan.
Di recente ci sono stati numerosi attacchi contro persone accusate di blasfemia.
Un'estate di violenza legata alla blasfemia:
- A giugno, una folla nella città nord-occidentale di Madyan ha assaltato una stazione di polizia, linciando un uomo sospettato di aver profanato il Corano e incendiando la stazione di polizia.
- Lo scorso anno, nella provincia del Punjab, le folle hanno attaccato chiese e abitazioni cristiane accusando i residenti di aver profanato il Corano.
- Nel 2011, un poliziotto ha assassinato il governatore della provincia del Punjab per accuse di blasfemia, portando a una condanna controversa e successivamente a richieste di martirio per l'assassino.
Le leggi sulla blasfemia in Pakistan prevedono la pena di morte per insulti all'Islam e sono oggetto di controversie sia a livello nazionale che internazionale. Sebbene siano leggi molto severe, spesso le persone tendono a farsi giustizia da sole. Questo tipo di giustizia sommaria indebolisce il sistema legale e danneggia le comunità.
Quetta, capitale della provincia del Balochistan, è stata teatro di una sparatoria presso una stazione di polizia. Questa area è già travagliata da conflitti e attività militanti. L'episodio aggiunge ulteriori problemi a una situazione già complessa. Le autorità locali faticano a mantenere l'ordine a causa dell'insurrezione separatista e degli attacchi frequenti dei militanti.
Il governo pakistano fatica a proteggere chi è accusato di blasfemia, evidenziando problemi sia nella forze dell'ordine sia nella governance. Questi problemi generano paura e limitano la libertà di espressione e di religione. Per le minoranze come i cristiani, la mancanza di interventi contro la violenza delle folle li mantiene in uno stato di timore e emarginazione.
Queste azioni evidenziano gravi problemi nella società che vanno oltre le questioni religiose. Mettono in luce l'urgente necessità di migliori sistemi giudiziari, pratiche di polizia più efficaci e programmi educativi per la comunità. Senza queste riforme, il Pakistan continuerà ad essere instabile e a subire critiche per le sue pratiche in materia di diritti umani.
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