Nuovo studio: agire subito per evitare danni irreversibili superando i 1,5 °C di riscaldamento
RomeUno studio recente sottolinea l'urgenza di ridurre rapidamente il riscaldamento globale se gli aumenti della temperatura superano i 1,5°C per minimizzare gli impatti severi sul clima terrestre. Si evidenzia che le attività umane che causano il cambiamento climatico possono destabilizzare componenti chiave del sistema terrestre, come le calotte glaciali e le correnti oceaniche. Queste destabilizzazioni possono durare a lungo e poter causare danni permanenti.
Scoperte chiave includono:
- Azioni immediate sono essenziali per mantenere il riscaldamento sotto 1,5 °C.
- Raggiungere e mantenere le emissioni nette di gas serra a zero è fondamentale.
- Superare 1,5 °C aumenta il rischio di destabilizzazione di elementi chiave.
- Il superamento dei 2 °C di riscaldamento globale accelera rapidamente i rischi.
- Le politiche attuali potrebbero portare a un riscaldamento globale di 2,6 °C entro la fine del secolo.
Tessa Möller dell'Istituto Internazionale per l'Analisi dei Sistemi Applicati (IIASA) sottolinea che raggiungere tempestivamente gli obiettivi dell'Accordo di Parigi può diminuire i rischi climatici. Questo comporta l'azzeramento delle emissioni nette entro il 2100, un passo cruciale per proteggere il clima del nostro pianeta nel lungo termine.
Per studiare parti cruciali del sistema climatico, i ricercatori hanno utilizzato un modello semplificato della Terra a causa dei limiti dei modelli complessi attuali. Si sono concentrati su quattro aree fondamentali che influenzano il clima del pianeta. Le incertezze riguardo al comportamento di queste aree rendono difficili previsioni precise. Tuttavia, lo studio evidenzia l'importanza di intraprendere azioni rapide e decisive.
Se le temperature aumentano di oltre 1,5 °C, anche per breve tempo, il rischio di gravi alterazioni ambientali cresce notevolmente. Questo potrebbe avere conseguenze molto serie, non solo sulla natura ma anche sulle persone che dipendono da essa.
Annika Ernest Högner del Potsdam Institute for Climate Impact Research afferma che il rischio aumenta con ogni piccolo incremento di temperatura oltre i 1,5 °C. Se la temperatura supera i 2 °C, la probabilità di raggiungere un punto di non ritorno pericoloso cresce notevolmente.
Le politiche non dovrebbero concentrarsi solo sugli obiettivi a lungo termine. Servono azioni immediate e concrete per fermare e invertire l'aumento delle temperature globali. Le attuali politiche potrebbero non essere sufficienti, rischiando di portare a livelli di riscaldamento pericolosamente elevati con rischi imprevedibili.
Lo studio evidenzia che l'Accordo di Parigi mira a mantenere l'aumento della temperatura terrestre al di sotto dei 2 °C, con un obiettivo di 1,5 °C se possibile. Questo traguardo è fondamentale per evitare danni gravi e duraturi al clima e agli ecosistemi del nostro pianeta.
Johan Rockström, direttore del PIK e co-autore dello studio, sollecita azioni governative immediate e costanti. Rimandare i tagli significativi delle emissioni aumenta il rischio di superare i limiti di temperatura, con conseguenze globali. È fondamentale agire subito per raggiungere gli obiettivi climatici mondiali e ridurre il rischio di cambiamenti gravi.
Lo studio è pubblicato qui:
http://dx.doi.org/10.1038/s41467-024-49863-0e la sua citazione ufficiale - inclusi autori e rivista - è
Tessa Möller, Annika Ernest Högner, Carl-Friedrich Schleussner, Samuel Bien, Niklas H. Kitzmann, Robin D. Lamboll, Joeri Rogelj, Jonathan F. Donges, Johan Rockström, Nico Wunderling. Achieving net zero greenhouse gas emissions critical to limit climate tipping risks. Nature Communications, 2024; 15 (1) DOI: 10.1038/s41467-024-49863-0Condividi questo articolo