Nuovo biomarcatore predice il successo dell'immunoterapia nei pazienti con carcinoma epatocellulare

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Di Maria Astona
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Fegato illustrativo con biomarcatori del cancro evidenziati.

RomeRecenti sviluppi nella ricerca sul cancro al fegato potrebbero rivoluzionare il trattamento dei pazienti affetti da carcinoma epatocellulare. Gli scienziati di Weill Cornell Medicine hanno individuato potenziali biomarcatori utili per determinare quali pazienti rispondano positivamente all'immunoterapia. Lo studio, pubblicato su Molecular Cell, sottolinea l'importanza di due proteine, p62 e NBR1, nella risposta del sistema immunitario al cancro al fegato.

Lo studio svela particolari su:

  • Il ruolo di p62 e la sua connessione con l'attivazione del sistema immunitario.
  • Come elevati livelli di NBR1 nelle cellule stellate del fegato riducono l'attività immunitaria.
  • Strategie terapeutiche potenziali per colpire NBR1.

La scoperta dei ricercatori rivela che una proteina, chiamata p62, attiva un'altra proteina, STING, la quale aiuta il corpo a combattere il cancro stimolando le risposte immunitarie. Tuttavia, quando i livelli di NBR1 sono elevati, questa proteina scompone STING, indebolendo il sistema immunitario. Questo indebolimento potrebbe essere un fattore chiave dell'inefficacia di alcuni trattamenti contro il cancro. Lo studio evidenzia che i pazienti con livelli elevati di NBR1 nelle cellule del fegato hanno minori probabilità di trarre beneficio dai trattamenti che potenziano il sistema immunitario.

I pazienti con tumore al fegato hanno solitamente poche opzioni terapeutiche, e queste spesso prolungano la loro vita solo di alcuni mesi. L'immunoterapia si sta dimostrando una promettente alternativa, contribuendo ad allungare la vita di alcuni pazienti. Tuttavia, è difficile prevedere chi ne trarrà effettivo beneficio. L'individuazione di biomarcatori come il NBR1 potrebbe aiutare i medici a scegliere i trattamenti più adatti ai pazienti che risponderanno positivamente.

Potenziare il Sistema Immunitario per Combattere il Cancro: Il Ruolo di NBR1 e STING

Gli scienziati stanno cercando di migliorare la capacità del sistema immunitario di combattere il cancro regolando i livelli di NBR1. Stanno sperimentando modi per indebolire direttamente NBR1 o amplificare l'attività di STING. Questa strategia potrebbe rendere più efficaci le attuali terapie immunitarie e prevenire la resistenza del cancro a tali trattamenti.

Nuove ricerche sono in corso per sviluppare farmaci in grado di attivare STING e inibire NBR1. Questo potrebbe rendere l'immunoterapia efficace per un numero maggiore di pazienti. Comprendere questi meccanismi potrebbe migliorare l'efficacia dei trattamenti. Queste scoperte potrebbero anche essere utili contro vari tipi di cancro, in particolare impedendo la diffusione della malattia e potenziando l'efficacia di altre terapie.

I ricercatori intendono continuare a collaborare per approfondire queste idee, con l'obiettivo di sviluppare trattamenti contro il cancro che siano personalizzati per ogni individuo e più efficaci.

Lo studio è pubblicato qui:

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e la sua citazione ufficiale - inclusi autori e rivista - è

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