Netanyahu minaccia Hezbollah, Usa chiede moderazione: tensioni in aumento
RomeLunedì mattina, attacchi israeliani hanno colpito una motocicletta in Libano vicino al confine, provocando la morte di due persone e il ferimento di altre tre, secondo i media statali libanesi. Questi attacchi sembrano far parte degli scambi quotidiani transfrontalieri in corso e non di una risposta all'attacco di Hezbollah di sabato.
Ecco un riepilogo delle novità:
- Raid israeliani in Libano causano 2 morti e 3 feriti.
- Netanyahu promette una rappresaglia "dura" contro Hezbollah.
- Proteste contro la visita di Netanyahu a Majdal Shams.
- Gli Stati Uniti cercano una soluzione diplomatica.
- Tensioni crescenti tra Israele e Hezbollah.
Migliaia di persone hanno partecipato ai funerali dell'undicenne Guevara Ibrahim, una delle 12 vittime dell'attacco recente. A Majdal Shams, i presenti hanno camminato insieme, esprimendo dolore e rabbia. Dopo la partenza di Netanyahu, alcuni manifestanti hanno rimosso la corona di fiori deposta dalle autorità, dimostrando il malcontento della comunità.
Il Ministro della Difesa Yoav Gallant ha visitato la città e ha dichiarato che Hezbollah subirà delle conseguenze, senza però fornire ulteriori dettagli. L'esercito israeliano ha affermato che Hezbollah ha utilizzato un razzo Falaq di fabbricazione iraniana nell'attacco.
29 ottobre 2024 · 15:25
Naim Kassem guida Hezbollah in un periodo di tensioni regionali.
Il Consiglio di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti e Amos Hochstein, consigliere senior del Presidente Joe Biden, stanno dialogando con le autorità israeliane e libanesi per trovare una soluzione pacifica. Un diplomatico libanese ha affermato che Hochstein sta effettuando molte chiamate per gestire la situazione. Un conflitto su vasta scala tra Israele e Hezbollah potrebbe causare gravi danni, poiché Hezbollah dispone di circa 150.000 razzi, tra cui missili a guida di precisione.
Il Primo Ministro ad interim del Libano, Najib Mikati, e il Segretario agli Esteri britannico, David Lammy, hanno discusso delle crescenti tensioni. Entrambi hanno concordato che un conflitto più esteso danneggerebbe tutti. Hezbollah è sotto pressione per evitare di scatenare un'altra guerra, soprattutto a causa dei danni causati dal conflitto del 2006 con Israele.
I continui combattimenti e azioni di vendetta sono dannosi e costosi per entrambe le parti. Invece di aumentare la violenza, dovrebbero cercare soluzioni durature e pacifiche. Gli Stati Uniti e altre organizzazioni internazionali possono contribuire a rendere la zona più stabile, ma questo sarà possibile solo con il proseguimento degli sforzi e una reale cooperazione.
Il conflitto in corso dimostra l'urgente necessità di negoziati di pace che affrontino questioni militari, politiche e sociali. Una buona diplomazia può salvare molte vite e prevenire ulteriore violenza.
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