Il presidente del Kenya mantiene sei ministri contestati nel nuovo governo
RomeIl presidente del Kenya ha recentemente annunciato le sue prime nomine di gabinetto. Ha mantenuto sei ex ministri, scatenando polemiche. Molti sono arrabbiati e protestano, sostenendo che questi ministri siano incompetenti, corrotti e vivano nel lusso mentre il costo della vita è elevato.
Il Ministero dell'Interno sotto accusa: polizia spara ai manifestanti
Il Ministero dell'Interno, che ha il controllo della polizia, è stato oggetto di pesanti critiche. Il 25 giugno, la polizia ha sparato e ucciso manifestanti, peggiorando la situazione quando sono entrati in Parlamento. Nonostante ciò, il presidente ha mantenuto in carica questi ex ministri.
Poco prima dell'annuncio del presidente, i membri dell'opposizione hanno respinto la proposta di formare un governo di ampio respiro. Hanno definito questo piano un tradimento e hanno sottolineato che i giovani, inclusi i Gen Z e i millennial, stanno guidando le proteste per un vero cambiamento.
Il leader dell'opposizione Kalonzo Musyoka ha affermato che le modifiche al Gabinetto sono solo superficiali. Ritiene che la situazione non migliorerà con il governo attuale al comando. Musyoka ha anche sottolineato che qualsiasi partito di opposizione che si unisse al grande governo lo farebbe a titolo individuale, non come parte di un gruppo.
Punti salienti:
- Il presidente ha mantenuto sei ex ministri
- I manifestanti accusano gli ex ministri di corruzione e incompetenza
- Critiche al ministero dell'interno per la gestione delle proteste del 25 giugno
- L'opposizione respinge la proposta di governo inclusivo
- Proteste guidate da Generazione Z e millennial
Il leader principale dell'opposizione, Raila Odinga, non ha partecipato alla conferenza stampa della coalizione. Questa assenza solleva dubbi sulla coesione interna della coalizione e sui loro piani futuri.
Proteste in Kenya: Bilancio di Vittime in Crescita
Le proteste in Kenya sono iniziate il 18 giugno, guidate principalmente da giovani senza un leader o una tribù specifica. I manifestanti chiedono cambiamenti, responsabilità e buon governo. Finora, secondo la Kenya National Commission on Human Rights, almeno 50 persone sono morte e oltre 400 sono rimaste ferite.
Un tribunale ha recentemente annullato un'ordinanza della polizia che vietava le manifestazioni a Nairobi, permettendo così alle persone di continuare a protestare e a esprimere le loro richieste. Questa decisione potrebbe portare a un aumento delle proteste e a una maggiore pressione sul governo.
Credo che mantenere questi ministri non risolverà i problemi principali. La popolazione, soprattutto i giovani, è molto insoddisfatta. Vogliono cambiamenti significativi, non solo piccoli aggiustamenti. Un vero miglioramento richiede di combattere la corruzione, avere una governance migliore e fare in modo che la vita sia più accessibile.
Se il governo non apporta modifiche, potrebbero aumentarle le proteste e la fiducia nella leadership potrebbe diminuire. È fondamentale che il governo ascolti le richieste della popolazione e realizzi vere riforme. Ignorare queste esigenze può peggiorare la situazione politica e sociale in Kenya.
I manifestanti sentono l'urgenza di agire rapidamente. Ritengono che le recenti decisioni del presidente trascurino le loro preoccupazioni, mettendo a rischio la futura stabilità del paese.
Condividi questo articolo