Riavvio del reattore di Onagawa sfida le paure post-Fukushima in Giappone
RomeIl Giappone ha riavviato il reattore nucleare Onagawa Numero 2, il primo di questo tipo a tornare operativo dopo il disastro di Fukushima. Questo dimostra l'intenzione del Giappone di potenziare il settore dell'energia nucleare per migliorare la sicurezza energetica e raggiungere gli obiettivi di neutralità carbonica entro il 2050.
Dopo il disastro di Fukushima, la situazione energetica in Giappone è cambiata radicalmente. Tutte le 54 centrali nucleari sono state chiuse, portando il paese a fare maggiore affidamento sui combustibili fossili. Questo cambiamento ha soddisfatto il fabbisogno energetico immediato del Giappone, ma ha reso più difficile il raggiungimento degli obiettivi ambientali. Riconoscendo che l'energia nucleare può contribuire a ridurre le emissioni di carbonio, il governo ha elaborato un piano dettagliato per affrontare questa questione.
- Accelerare la riattivazione dei reattori nucleari esistenti
- Prolungare la durata operativa delle centrali nucleari in fase di invecchiamento
- Sviluppare reattori avanzati di nuova generazione
La riattivazione dell'Onagawa No. 2 dimostra che la regione ha recuperato vigorosamente dal disastro. La Tohoku Electric Power ha potenziato le misure di sicurezza del sito, migliorando i controlli del rischio tsunami e rendendo l'impianto più resistente ai terremoti. Tra le migliorie, è stata costruita una barriera per proteggere dalle onde anomale.
L'espansione solleva alcune preoccupazioni. Il recente terremoto nella penisola di Noto ha causato molti feriti e gravi danni agli edifici, portando a discussioni sulla sicurezza dell'energia nucleare in una zona soggetta a terremoti. Nonostante i timori, il governo giapponese, con il Segretario Capo di Gabinetto Yoshimasa Hayashi, sottolinea l'importanza dell'energia nucleare insieme alle rinnovabili per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione. Si propongono di affrontare le paure pubbliche, garantendo al contempo una fornitura energetica affidabile e puntando sia sulla sicurezza che sulla sostenibilità.
Il Giappone sta riavviando il suo programma nucleare, e non solo per ragioni ambientali. La crescita economica del paese è strettamente legata al suo piano energetico. L'energia nucleare è economica e produce basse emissioni di carbonio, rendendola adatta sia agli obiettivi economici sia a quelli ambientali. Tuttavia, il disastro di Fukushima ha evidenziato la necessità di protocolli di sicurezza rigorosi.
Il Giappone ha riattivato 13 reattori mentre altri stanno venendo chiusi o migliorati. Il paese mira a garantire un approvvigionamento energetico sicuro e affidabile. Con il progresso della tecnologia, nuove normative e sviluppi influenzeranno i piani energetici del Giappone.
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