Capo dell'US Aid: Israele garantirà più sicurezza ai lavoratori umanitari
RomeSamantha Power, a capo dell'agenzia statunitense per gli aiuti, ha dichiarato che i colloqui con Israele hanno fatto progressi per garantire la sicurezza degli operatori umanitari a Gaza. Power, esperta di zone di conflitto, ha affermato che la situazione a Gaza è la più difficile che abbia mai affrontato nel lavoro umanitario.
Gli aiuti umanitari sono estremamente difficili da ottenere in questo momento, con molte forniture bloccate ai valichi di frontiera controllati da Israele. L'ONU afferma che la situazione della consegna degli aiuti non è stata così critica dal mese di maggio. Israele sostiene che non ci sono limiti all'ingresso degli aiuti, ma le difficoltà legate al trasporto e alla sicurezza rendono tutto complicato.
Punti salienti delle discussioni includono l'impegno di Israele a migliorare la sicurezza per i lavoratori umanitari, la coordinazione tra le forze militari israeliane, statunitensi e l'ONU, e l'aumento della capacità di scansione al porto di Ashdod.
Israele migliorerà i sistemi di sicurezza per i viaggi a Gaza, ha dichiarato Power. In precedenza, l'esercito israeliano ha colpito un convoglio della World Central Kitchen, causando la morte di sette operatori umanitari. Questo incidente ha evidenziato la necessità di una comunicazione e sicurezza migliori.
Il governo israeliano implementerà un nuovo sistema che permetterà agli operatori umanitari di condividere la loro posizione e i loro movimenti con l'esercito. Si prevede che questo rendere più sicura la consegna degli aiuti. Non ci sono ancora reazioni da parte delle forze armate israeliane o del COGAT, l'organizzazione che gestisce gli aiuti a Gaza.
Power ha sottolineato l'importanza di agire rapidamente, dichiarando che gli Stati Uniti vogliono vedere miglioramenti entro una settimana. Dopo aver visitato il porto di Ashdod, ha annunciato che le capacità di scansione saranno aumentate per accelerare le ispezioni degli aiuti. Ashdod diventerà un hub principale per le spedizioni di aiuti, poiché gli Stati Uniti smetteranno di utilizzare il loro molo marittimo temporaneo.
Durante la sua visita, Power ha annunciato ulteriori 100 milioni di dollari in aiuti statunitensi ai palestinesi, portando il totale degli aiuti USA a 774 milioni di dollari dall'inizio del conflitto lo scorso ottobre. Questi nuovi fondi sosterranno il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite e altre iniziative umanitarie cruciali a Gaza.
Power ha sottolineato che fermare i combattimenti è fondamentale per migliorare la situazione a Gaza. Ha esortato Hamas ad accettare le proposte dei mediatori internazionali per raggiungere un cessate il fuoco, permettendo così l'arrivo di aiuti umanitari significativi.
Ecco le principali novità:
- Israele si impegna a migliorare il coordinamento per la sicurezza degli operatori umanitari
- Il porto di Ashdod avrà un ruolo maggiore nelle ispezioni degli aiuti
- Gli Stati Uniti promettono ulteriori 100 milioni di dollari in aiuti
- Il cessate il fuoco è ritenuto indispensabile per una distribuzione efficace degli aiuti
Queste misure sono essenziali per affrontare la crisi umanitaria a Gaza, ma c'è ancora molto lavoro da fare per garantire che gli aiuti vengano consegnati in modo sicuro ed efficiente.
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