Il dramma della Open Arms: Storia di un blocco umanitario
RomeIl primo agosto 2019, la nave spagnola Open Arms ha soccorso 124 persone al largo della Libia. Il giorno seguente, l'Italia ha negato l'ingresso alle sue acque territoriali con il decreto sicurezza bis.
Nonostante il trasferimento di alcune persone per motivi medici, a bordo rimasero 121 persone, inclusi 32 minori. Il 9 agosto, gli avvocati di Open Arms hanno chiesto lo sbarco al tribunale per i minori di Palermo e hanno presentato una denuncia per verificare se il blocco fosse illegale.
Tra il 10 e il 20 agosto, la situazione sulla nave è peggiorata:
- Terzo salvataggio di 39 persone.
- Sospensione del divieto di ingresso.
- Crescente tensione a bordo.
- Trasferimento di persone per motivi medici.
- Intervento della procura di Agrigento.
Il 20 agosto, il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio ha ordinato lo sbarco e il sequestro della nave, ipotizzando il reato di abuso d'ufficio. La nave è infine attraccata a Lampedusa con 83 persone a bordo.
Durante i processi, è emerso che Matteo Salvini usava il tema delle ONG per ottenere consenso politico. Testimoni come Giuseppe Conte e Luigi Di Maio hanno confermato che il divieto di sbarco era una scelta politica di Salvini, non una necessità legale.
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