Coprifuoco e blackout in Manipur: nuovi scontri etnici infiammano

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Di Torio Alleghi
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'Strada coperta dal coprifuoco con barricate della polizia e senza internet.'

RomeCoprifuoco indefinito in tre distretti di Manipur a causa di nuovi scontri etnici. I disordini sono iniziati quando la comunità cristiana Kuki ha protestato contro la richiesta della comunità indù Meitei di ottenere uno stato speciale per acquistare terreni nelle aree collinari, perlopiù abitate da Kukis e altri gruppi tribali. Nonostante la presenza di numerosi soldati nella zona e una visita del Ministro degli Interni lo scorso anno, la situazione continua a peggiorare.

Il governo statale ha sospeso i servizi internet e di dati mobili fino a domenica. L'obiettivo è fermare la diffusione di informazioni false e messaggi d'odio che potrebbero provocare ulteriori violenze. Le autorità ritengono che limitare le comunicazioni digitali aiuterà a gestire meglio la situazione.

Queste misure hanno effetti significativi.

  • Le aziende che dipendono da internet stanno affrontando interruzioni.
  • Gli studenti non riescono ad accedere alle risorse educative online.
  • I residenti trovano difficile comunicare con familiari e amici.
  • Le piattaforme social non possono essere utilizzate per gli sforzi di mobilitazione della comunità.

Martedì, la polizia ha usato gas lacrimogeni per disperdere centinaia di studenti che marciavano verso la residenza del Governatore di Manipur per chiedere la pace nello stato. Guidati da Ch Victor Singh, gli studenti hanno dato al Governatore Lakshman Prasad Acharya 24 ore di tempo per rispondere alle loro richieste. Esigono la rimozione del capo della polizia statale e del consigliere per la sicurezza, accusati di non essere riusciti a fermare la violenza.

I. K. Muivah, un alto funzionario di polizia a Imphal, ha invitato gli studenti a protestare pacificamente e a rispettare la legge. La polizia sta indagando sui recenti attacchi con droni, che hanno reso la situazione più complessa.

Gli studenti sono frustrati perché le autorità non hanno risolto il conflitto che dura da 16 mesi. Gli scontri etnici riguardano non solo i diritti sulla terra, ma anche il desiderio di riconoscimento politico e sociale. I Meitei richiedono uno status speciale, visto come un tentativo di controllare le aree abitate dai Kuki e altre comunità tribali.

Il conflitto attuale sta interessando anche i paesi vicini. Il Myanmar, governato dai militari, sta osservando attentamente questi eventi. La stabilità nella regione è cruciale sia per motivi economici che di sicurezza. I problemi in Manipur potrebbero influenzare le relazioni transfrontaliere e le situazioni di sicurezza.

Per ridurre i conflitti, il governo deve adottare molteplici soluzioni. Dovrebbe iniziare con confronti tra i leader di entrambe le comunità, offrire benefici economici e sociali a entrambe le parti, e garantire un'azione equa da parte delle forze dell'ordine. Solo un piano completo ed esaustivo potrà creare una pace duratura nell'area, permettendo alle due comunità di convivere serenamente.

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