La complessa relazione tra Russia e Corea del Nord nel tempo

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Di Torio Alleghi
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Bandiere russe e nordcoreane sullo sfondo di una cronologia storica.

RomeNel giugno del 1950, la Corea del Nord attaccò la Corea del Sud, dando inizio alla Guerra di Corea, che durò fino al 1953. La Cina e l'Unione Sovietica appoggiarono la Corea del Nord, mentre la Corea del Sud ricevette aiuto dagli Stati Uniti e dalle Nazioni Unite. La guerra si concluse con un cessate il fuoco, ma i due paesi sono ancora tecnicamente in conflitto.

Dalla metà degli anni '50 agli anni '60:

  • L'Unione Sovietica fornì assistenza economica e militare alla Corea del Nord.
  • Kim Il Sung eliminò i leader pro-sovietici e pro-cinesi.
  • Le relazioni peggiorarono, ma gli aiuti continuarono fino alla fine della Guerra Fredda.

Negli anni '70, la Corea del Nord cercò di bilanciare le sue relazioni con l'Unione Sovietica e la Cina, permettendole di ottenere più aiuti. Tuttavia, errori nelle politiche e grandi prestiti internazionali causarono problemi economici a lungo termine.

Negli anni '80, Mikhail Gorbaciov ridusse il sostegno alla Corea del Nord. L'Unione Sovietica scelse di migliorare le relazioni con la Corea del Sud, lasciando così la Corea del Nord isolata mentre la Corea del Sud costruiva legami con i paesi comunisti dell'Europa dell'Est.

L'Unione Sovietica crollò nel 1991, causando alla Corea del Nord la perdita della sua principale fonte di supporto economico e di sicurezza. La Russia, guidata da Boris Eltsin, non mostrò molto interesse nell'aiutare la Corea del Nord e instaurò invece relazioni diplomatiche ufficiali con la Corea del Sud. Kim Il Sung morì nel 1994 e la Corea del Nord attraversò una grave carestia alla fine degli anni '90, che provocò la morte di centinaia di migliaia di persone.

Dopo l'elezione di Vladimir Putin nel 2000, le relazioni con la Corea del Nord iniziarono a migliorare. Putin si recò a Pyongyang nel luglio dello stesso anno per incontrare Kim Jong Il, con cui espresse critiche contro i piani statunitensi di difesa missilistica. Kim Jong Il, a sua volta, visitò la Russia nel 2001 e nel 2002. Nonostante l'avvicinamento tra i due paesi, la Russia sostenne le sanzioni delle Nazioni Unite contro la Corea del Nord in due occasioni a causa del programma nucleare e missilistico del paese asiatico.

Nel corso degli anni 2010, Mosca partecipò a discussioni per convincere la Corea del Nord a fermare il suo programma nucleare, ma i colloqui fallirono nel dicembre 2008. Kim Jong Il morì nel 2011, e suo figlio, Kim Jong Un, gli succedette. Nel 2012, la Russia cancellò il 90% del debito di 11 miliardi di dollari della Corea del Nord.

Kim Jong Un ha aumentato i test nucleari e missilistici della Corea del Nord nel 2016 e 2017. La Russia ha sostenuto le sanzioni dell'ONU che hanno ridotto le forniture di petrolio e limitato le esportazioni di manodopera. Nel 2018 e 2019, Kim Jong Un ha avviato dei colloqui con gli Stati Uniti e la Corea del Sud per sfruttare il suo programma nucleare a fini economici. Ha anche cercato di migliorare le relazioni con la Cina e la Russia.

Dopo che il secondo incontro tra Kim Jong Un e il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, fallì a causa delle sanzioni, Kim si recò a Vladivostok nell'aprile del 2019. In quell'occasione incontrò per la prima volta Putin. I due leader si accordarono per collaborare più strettamente, ma l'incontro non portò a risultati significativi.

Il rapporto tra Russia e Corea del Nord è variato nel corso del tempo. A volte collaborano strettamente, altre volte sono più distanti. Non è chiaro come sarà la loro relazione in futuro.

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