Cambiamento climatico e minaccia all'evoluzione delle specie

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Di Fedele Bello
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Ghiaccio che si scioglie con orso polare in difficoltà sopra.

RomeUn nuovo studio rivela che il cambiamento climatico rappresenta una seria minaccia per l'adattamento delle specie nel tempo, concentrandosi sulla primula siberiana. Questa pianta cresce lungo le coste del Golfo di Botnia e dell'Oceano Artico e ha difficoltà a spostarsi in nuovi luoghi che potrebbero favorire la sua sopravvivenza. Questa situazione mette in luce il rischio più ampio che molte specie affrontano a causa dei cambiamenti climatici.

La sopravvivenza delle specie dipende principalmente dalla loro capacità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti climatici. Questo rappresenta un problema maggiore per quelle specie che vivono in aree ristrette. La ricerca sottolinea questi punti cruciali:

  • La primula siberiana simboleggia un esempio significativo di specie in pericolo.
  • La possibilità di adattamento rimane limitata solo se il riscaldamento globale viene mantenuto entro i limiti degli Accordi di Parigi.
  • Molte specie non possiedono la velocità evolutiva necessaria per affrontare i repentini cambiamenti climatici.

Questi problemi colpiscono anche gli animali. Molti non riescono a adattarsi bene ai cambiamenti climatici. Gli animali che vivono solo in certe aree sono particolarmente a rischio. Con l'aumento delle temperature, i loro habitat specifici potrebbero non essere più adatti, portandoli al rischio di estinzione.

Gli sforzi di conservazione sono fondamentali. Trasferire animali o piante in nuove aree può favorire la loro sopravvivenza offrendo nuovi habitat. Tuttavia, queste operazioni sono complesse e costose, richiedendo una pianificazione accurata per evitare effetti negativi nei nuovi ambienti.

La cooperazione internazionale è fondamentale. L'Accordo di Parigi rappresenta uno sforzo comune per ridurre il riscaldamento globale. Dobbiamo mantenere l'aumento della temperatura al di sotto dei due gradi Celsius per permettere alle specie di adattarsi. Tuttavia, ciò che stiamo facendo potrebbe non essere sufficiente. L'Artico sta diventando molto più caldo rispetto ad altre zone, quindi il tempo per agire efficacemente sta per scadere.

Governni e organizzazioni devono affrontare diversi compiti. Oltre a ridurre le emissioni, è fondamentale investire nella ricerca per capire quanto bene le specie possano adattarsi. Queste informazioni possono indirizzare gli sforzi di conservazione, assicurando che lo spostamento delle specie e la protezione degli habitat avvengano dove sono più necessari.

Molte specie sono in pericolo. Secondo gli scienziati, la principale soluzione è ridurre i cambiamenti climatici. L'adattamento sarà possibile solo se la natura avrà tempo e spazio sufficienti per trasformarsi naturalmente.

Lo studio è pubblicato qui:

http://dx.doi.org/10.1098/rspb.2024.1351

e la sua citazione ufficiale - inclusi autori e rivista - è

Anniina L. K. Mattila, Øystein H. Opedal, Maria H. Hällfors, Laura Pietikäinen, Susanna H. M. Koivusaari, Marko-Tapio Hyvärinen. The potential for evolutionary rescue in an Arctic seashore plant threatened by climate change. Proceedings of the Royal Society B: Biological Sciences, 2024; 291 (2032) DOI: 10.1098/rspb.2024.1351
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