Mercati asiatici in calo, yen giù contro il dollaro
RomeTitolo coinvolgente: Tensioni in Medio Oriente pesano su borse asiatiche, mentre il Nikkei avanza
Le borse asiatiche hanno in gran parte registrato cali giovedì, in seguito alle preoccupazioni legate alla situazione in Medio Oriente. Questo clima di incertezza ha frenato i mercati statunitensi, con i trader che monitorano attentamente eventuali sviluppi. Nel frattempo, lo yen giapponese si è indebolito rispetto al dollaro americano dopo che la Banca del Giappone ha dichiarato di non voler aumentare ulteriormente i tassi di interesse. Questo ha contribuito a far salire del 2% l'indice Nikkei 225 di Tokyo.
Ecco un resoconto degli ultimi cambiamenti di mercato:
Tokyo, Nikkei 225: Aumento del 2% a 38.552,06 punti | Hong Kong, Hang Seng: Calo dell'1,4% a 22.124,37 punti | Dollaro USA: In crescita rispetto allo yen, con un cambio di 146,51 yen per dollaro | Prezzo del Petrolio: Il prezzo del greggio statunitense è di 71,10 dollari al barile; il Brent a 74,84 dollari al barile.
Il valore dello yen giapponese è variato principalmente a causa di un cambiamento nel sentimento degli investitori dopo un incontro tra il nuovo Primo Ministro del Giappone, Shigeru Ishiba, e il Governatore della Banca del Giappone, Kazuo Ueda. Sebbene inizialmente Ishiba volesse aumentare i tassi d'interesse, ha poi dichiarato che le attuali problematiche globali suggeriscono di mantenere invariata la politica monetaria. Questo ha portato gli investitori a rivedere i loro piani, spingendoli a vendere yen.
I mercati di Hong Kong hanno subito cambiamenti significativi. L'indice Hang Seng è diminuito poiché alcuni investitori hanno deciso di realizzare i profitti dopo un precedente aumento innescato dalle notizie di sostegno economico della Cina. Con altri importanti mercati asiatici come Shanghai chiusi per le festività, la maggior parte delle negoziazioni si è concentrata a Hong Kong, causando maggiore volatilità di mercato.
I prezzi del petrolio stanno aumentando a causa delle crescenti tensioni dopo l'attacco missilistico dell'Iran a Israele. Anche se questi paesi non producono molto petrolio, c'è preoccupazione che il conflitto possa influenzare la fornitura dai principali produttori vicini. Questa preoccupazione sta spingendo i mercati a prevedere possibili interruzioni nella fornitura, facendo così salire i prezzi del greggio.
Gli indici di borsa negli Stati Uniti sono rimasti pressoché invariati nonostante i dati occupazionali positivi forniti da ADP Research. La Federal Reserve ha recentemente scelto di mantenere alti i tassi di interesse per controllare l'inflazione. Tuttavia, la solidità del mercato del lavoro solleva dubbi sulla direzione futura dell'economia. Gli investitori sperano in una riduzione dei tassi in futuro, il che potrebbe stimolare la crescita economica e migliorare le performance aziendali.
I mercati globali stanno attraversando alti e bassi. Le persone rimangono fiduciose riguardo all'economia, ma le preoccupazioni per le questioni politiche rendono gli investitori prudenti.
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