Superfici di legno mostrano potenziali proprietà antivirali: la ricerca rivela nuove scoperte

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Di Torio Alleghi
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Superficie di legno sotto il microscopio con proprietà antivirali evidenziate.

RomeLe superfici in legno hanno la capacità di eliminare naturalmente i virus, i quali sopravvivono meno a lungo sul legno. Alcuni tipi di legno sono più efficaci di altri in questo processo.

Uno studio pubblicato in ACS Applied Materials & Interfaces ha esaminato la durata di contagiosità dei virus su diversi tipi di legno. Hanno testato:

  • Pino silvestre
  • Betulla bianca
  • Ontano grigio
  • Eucalipto
  • Quercia peduncolata
  • Abete rosso

I virus con involucro, come il coronavirus, possono persistere fino a cinque giorni sulle superfici. I virus senza involucro, come quelli responsabili dei raffreddori, possono sopravvivere per settimane. Questo può accadere anche se le superfici vengono pulite con disinfettanti. È noto che il legno uccide batteri e funghi, ma la sua efficacia nel neutralizzare i virus richiede ulteriori studi.

I ricercatori hanno studiato la durata dell'attività dei virus involucrati e non su superfici di legno. Per farlo, hanno risciacquato la superficie di un campione di legno con una soluzione e a intervalli regolari hanno introdotto la soluzione in piastre di Petri contenenti cellule coltivate per verificare se i virus fossero ancora infettivi.

Hanno scoperto risultati interessanti per il coronavirus avvolto. Questi quattro tipi di legno hanno mostrato che la capacità del virus di infettare le cellule si riduce entro un'ora:

  • Pino
  • Abete
  • Betulla
  • Ontano

Eucalyptus e quercia hanno impiegato due ore per ridurre il virus. Il pino è stato il più rapido, iniziando a ridurre il virus in cinque minuti. L'abete rosso ha ridotto il virus dopo 10 minuti.

Per l'enterovirus non avvolto, le superfici di quercia e abete hanno perso infettività entro un'ora, con la quercia efficace in 7,5 minuti e l'abete in 60 minuti. Pino, betulla ed eucalipto hanno impiegato quattro ore, mentre l'ontano non ha mostrato alcun effetto antivirale.

Lo studio rivela che le sostanze chimiche sulla superficie del legno sono fondamentali. Queste sostanze conferiscono al legno le sue capacità antivirali. È necessaria ulteriore ricerca per comprendere esattamente il meccanismo alla base.

Lo studio dimostra che il legno potrebbe essere un ottimo materiale per creare soluzioni antivirali sostenibili e naturali. La ricerca è stata finanziata dal Consiglio della Ricerca della Finlandia e dalla Fondazione Jane e Aatos Erkko.

Lo studio è pubblicato qui:

http://dx.doi.org/10.1021/acsami.4c02156

e la sua citazione ufficiale - inclusi autori e rivista - è

Sailee Shroff, Anni Perämäki, Antti Väisänen, Pertti Pasanen, Krista Grönlund, Ville H. Nissinen, Janne Jänis, Antti Haapala, Varpu Marjomäki. Tree Species-Dependent Inactivation of Coronaviruses and Enteroviruses on Solid Wood Surfaces. ACS Applied Materials & Interfaces, 2024; 16 (23): 29621 DOI: 10.1021/acsami.4c02156
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