Picco di attacchi dell'IS in Iraq e Siria, avverte USA

RomeGli attacchi dell'IS in Iraq e Siria sono previsti a raddoppiare quest'anno rispetto all'anno scorso, afferma l'esercito statunitense. Nonostante la perdita dei loro territori tra il 2017 e il 2019, le cellule dell'IS sono ancora attive e continuano a compiere attacchi.

Più di 80 paesi, guidati dagli Stati Uniti, si sono uniti per combattere l'ISIS. Tuttavia, l'ISIS continua a provocare violenze. La situazione in Iraq e in Siria rimane grave.

• IS continua ad attaccare con frequenza.
• Migliaia di membri della minoranza religiosa Yazidi sono stati uccisi dai militanti di IS.
• Migliaia di donne e bambini Yazidi sono stati rapiti, abusati sessualmente e vittime di tratta.

I leader iracheni affermano di poter affrontare la minaccia dell'ISIS con le proprie truppe. Stanno discutendo con gli Stati Uniti su come ridurre il ruolo del gruppo militare guidato dagli USA in Iraq.

Gli attacchi dei droni si sono quasi fermati dopo che tre soldati americani sono rimasti uccisi in un raid su una base in Giordania vicino al confine con la Siria a fine gennaio. In risposta, gli Stati Uniti hanno condotto attacchi in Iraq.

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Martedì, due membri della milizia irachena, sotto anonimato, hanno dichiarato che un drone ha attaccato la base aerea di Ain al-Asad in Iraq. Non è chiaro se l'attacco abbia avuto successo. I funzionari statunitensi non hanno ancora rilasciato commenti.

Visti i recenti sviluppi delle attività dell'IS, è fondamentale che la comunità internazionale riveda le proprie strategie. In particolare, dovrebbero:

• Continuare a sostenere e addestrare le forze locali.
• Aumentare la sorveglianza per individuare cellule nascoste.
• Fornire aiuti umanitari alle persone colpite, compresi i Yazidi.

Dobbiamo monitorare attentamente la situazione e collaborare per impedire che la minaccia dell'IS cresca nuovamente. I membri della coalizione devono unire le forze per rafforzare la difesa e supportare gli sforzi locali in Iraq e in Siria.

La situazione attuale mette in luce la persistente difficoltà nel fermare le azioni militanti radicate. Sarà fondamentale combinare gli sforzi locali con l'aiuto di altre nazioni per evitare di peggiorare le cose.